Telese Terme, la rinascita dell’antica città sannitica – La Via Francigena destinazione Roma, la 19ª tappa dal Sud

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(foto: Wikimedia Commons)

Il nostro viaggio verso Roma continua attraverso la Campania. Il percorso ci vuole oggi in provincia di Benevento, alla scoperta delle fonti termali di Telese e della loro tragica quanto affascinante storia.

La storia di Telese e delle sue sorgenti

Alcune antichissime abitazioni di argilla e frasche e le palafitte su cui si reggevano furono scoperte per caso alla fine dell’800 da alcuni fedeli in cerca di un leggendario convento. Questi preziosi rinvenimenti, insieme con numerosi altri manufatti e resti umani, scambiati dai primi devoti scopritori per reliquie di santi, suggeriscono la presenza dell’uomo nella valle telesina a partire da tempi molto remoti.

Torre Santa Croce Telese
La torre campanaria dell’antica chiesa della Santa Croce (foto FB: Francesco Viti)

La storia prosegue poi con Telesia, città sannitica divenuta in seguito colonia romana, situata a metà strada tra la moderna Telese Terme e il vicino comune di San Salvatore Telesino. Le prime notizie scritte sulla città si hanno dopo il 217 a.C., quando fu conquistata da Annibale nel corso della seconda guerra punica. Sappiamo che durante il periodo romano Telesia fu una città di grande importanza commerciale, densamente popolata. La invasioni barbariche posero fine alla fiorente città antica, di cui non si hanno notizie fino all’arrivo dei Longobardi e alla sua successiva distruzione da parte dei Saraceni.

Il terremoto del 1349 e la nascita delle sorgenti termali

Telese è conosciuta anche per il suo splendido lago (foto in basso e in copertina). Questa meraviglia della natura nacque, però, in circostanze tragiche. Nel 1349 un devastante terremoto colpì la valle telesina: della città non rimase che polvere, e il terreno sprofondò di ben 30 metri. La devastazione causata dalla catastrofe causò l’abbandono del territorio per diversi secoli. Cancellò ciò che era stato, rimodellando il territorio in una forma totalmente differente, dalle montagne ai fiumi, creando, tra le altre cose, proprio il bellissimo lago.

Lago di Telese
Il lago di Telese (foto FB: Pierluigi Musco)

La disgrazia non spense definitivamente l’anima di questa valle:  bagni termali ne segnarono infatti la rinascita. Nel 1856 il re Ferdinando II decise di sfruttare le acque, considerate miracolose, che scorrevano nella valle. Da allora Telese è diventata uno dei luoghi più rinomati nell’ambito delle cure termali. E anche se l’abate Nikulás passò per queste terre ben prima della loro trasformazione, i moderni pellegrini della Via Francigena possono goderne nella pausa tra questa tappa e la successiva.