Sui temporali del 23 agosto 2020, a cui è seguito quello del 24 notte che ha allagato Cortina (video sopra), che hanno sferzato il Veneto ecco una prima analisi dei dati nel report dei meteorologi Arpav: a Bardolino (VR) 21.8 mm di pioggia in soli 5 minuti, 31.8 mm in 15 minuti a Verona al Parco Adige, 57.6 mm in 30 minuti a Malo (VI). Raffiche di vento, stimate a 10 m dal suolo, di 105 Km/h a Verona – Parco Adige. Questi alcuni numeri sull’evento. Di seguito tutti i dati e il report
Nel weekend del 22-23 agosto la regione è stata interessata da un primo debole fronte perturbato,che ha marginalmente coinvolto le zone montane nel pomeriggio-sera di sabato 22, e da unsecondo fronte freddo più deciso e organizzato che ha provocato un forte aumento dell’instabilitàatmosferica su gran parte del territorio nella seconda parte di domenica. Sabato 22 i fenomeni meteorologici più significativi hanno riguardato soprattutto l’area dolomiticacon rovesci e temporali a tratti anche diffusi e con segnali localmente intensi quali fortiprecipitazioni e forti raffiche di vento. I quantitativi massimi di precipitazione rilevati dalla rete distazioni Arpav sono stati registrati nell’Alto Agordino con poco più di 22 mm totali ad Arabba e a Passo Pordoi e scrosci massimi di 13mm in 10 minuti a Malga Ciapela, mentre le raffiche di ventopiù elevate hanno raggiunto i 91 Km/h a Perarolo di Cadore e i 109 Km/h sulla Marmolada.
Domenica 23 dopo una mattinata caratterizzata da tempo ancora in gran parte soleggiato e contemperature di stampo tipicamente estivo, l’approssimarsi sull’arco alpino di un fronte perturbato inarrivo da nord-ovest ha favorito una crescente instabilità atmosferica associata allo sviluppo dinuvolosità con primi locali fenomeni a prevalente carattere di rovescio e temporale ad iniziare dalle zone montane e pedemontane. Da metà pomeriggio il fronte in avvicinamento dai settori nord-occidentali della regione, ai confini con Trentino e Lombardia, si è organizzato in un sistemaconvettivo piuttosto ampio con precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio e temporale,lungo una fascia compresa tra Trento e Brescia. Dalle 16.30 il fronte temporalesco ha iniziato adinteressare la zona del Garda e nel suo spostamento verso est si è ulteriormente intensificatoregistrando proprio in prossimità della città di Verona e zone limitrofe, segnali radar particolarmenteforti, indici di precipitazioni molto intense accompagnate da grandine. Già intorno alle 17.50 il frontetemporalesco iniziava a lasciare il veronese per andare ad interessare in modo diffuso il vicentino epoi parte del padovano con segnali a tratti ancora piuttosto forti, fino ad arrivare poco prima delle20 nel veneziano centro-meridionale. Una prima analisi dei dati. Dai dati rilevati dai sistemi radar e dalla rete di stazioni al suolo, learee del veronese, in particolare lungo la fascia pedemontana compresa tra Bardolino e Veronaest, sembrano risultare le zone maggiormente colpite dai fenomeni più intensi, concentrati in pochedecine di minuti e associati ad alta probabilità di grandine. In queste zone si sono registrateprecipitazioni a carattere di vero e proprio nubifragio come a Bardolino, con massimi di 21.8 mm insoli 5 minuti, 28.6 mm in 10 minuti, 35 mm in 15 minuti e 46 mm in 30 minuti, ma ancheprecipitazioni di più breve durata come a Verona – Parco Adige dove la quasi totalità dellaprecipitazione si è registrata in 15 minuti con 31.8 mm. Anche tra vicentino e padovano si sono registrati diversi nubifragi con quantitativi totali anchemaggiori rispetto al veronese a causa di una maggior persistenza delle precipitazioni. Le aree piùcolpite dalle piogge più intense ed abbondanti appiano nella zona pedemontana tra Schio, Malo,Thiene e Piovene Rocchette, con un massimo di 88 mm a Monte Summano, di cui 75 mm caduti inun’ora e con 57.6 mm caduti in soli 30 minuti a Malo, e nell’area tra Colli Berici e Colli Euganei elocalmente fino al basso veneziano con un nubifragio registrato a Galzignano e a Campagna Lupiacon 60 mm circa in un’ora.In diversi casi i valori delle piogge intense cadute negli intervalli di tempo più brevi, inferiori all’ora,rappresentano dei record per singola località, rientrando in media nei 10 episodi più intensi mairegistrati sull’intero territorio regionale dall’inizio delle osservazioni Arpav (metà anni ’80).Oltre alle forti piogge, i temporali più intensi sono stati accompagnati da raffiche di vento molto forti,in molti casi oltre i 70 Km fino ad un massimo, stimato a 10 m dal suolo, di 105 Km/h a Verona –Parco Adige.