Tennis internazionale Nitto ATP Finals: biglietti annullati. Emmanuela Bertucci (legale, consulente Aduc): denuncia Antitrust

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Tennis internazionale Nitto ATP Finals
Tennis internazionale Nitto ATP Finals

Gli organizzatori del torneo internazionale di tennis Nitto ATP Finals che si svolgerà a Torino da domani 14 novembre al 21 novembre 2021 – come afferma nella nota che pubblichiamo Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – hanno venduto almeno 15.000 biglietti in più rispetto alla capienza attualmente consentita dalla legge.
La capienza dei palazzetti per eventi sportivi era del 35% a settembre 2021, dal 7 ottobre 2021 è salita al 60%, ma la società ha venduto biglietti per una capienza – almeno – del 75%.
E così, a meno di 48 ore dall’inizio del torneo di tennis, con voli, treni e alberghi già prenotati e pagati, gli esclusi sono stati avvisati con una laconica mail che sollecitava a verificare la validità del proprio biglietto, per poi vederselo annullato. Fra questi, persone che lo avevano acquistato ben prima anche del passaggio di capienza al 60%, chi addirittura nel 2020, e si è comunque visto annullare il biglietto.
Si tratta di un grave inadempimento contrattuale, di una pratica commerciale scorretta e la vicenda potrebbe avere risvolti di profilo penale dal momento che la società ha venduto biglietti per posti che, al momento della vendita, non erano disponibili. Un pò come se vendessi la fontana di Trevi nella speranza che per quando dovrò consegnarla sarà davvero mia…
Federazione Italiana Tennis e Nitto ATP Finals speravano in una deroga sulla capienza dei palazzetti che non è arrivata, e nel frattempo hanno pensato bene di concedersi un prestito a tasso zero. Già, perchè, facendo i conti della serva, se il biglietto più economico costa 60 euro e i biglietti annullati sono almeno 15.000, gli organizzatori hanno incamerato illegittimamente almeno 900.000 euro che – hanno comunicato – restituiranno, a loro comodo, a partire dal 1 dicembre secondo imperscrutabili “tempistiche amministrative”.

Che tutto fosse preordinato, e non si sia trattato di un disguido dell’ultim’ora, ce lo dice prima di tutto la stessa società organizzatrice che nella mail che accompagna il biglietto scrive:

“Qualora l’accesso all’impianto, per una determinata sessione e/o uno specifico settore dell’impianto, sia consentito in misura minore rispetto ai titoli di accesso venduti, l’eccedenza di questi ultimi sarà oggetto di annullamento, secondo l’ordine temporale di acquisto (a partire dall’ultimo), e sarà oggetto di ristoro nelle forme consentite dalle norme vigenti in materia”.

Gli stessi organizzatori ammettono di vendere biglietti in sovrannumero rispetto ai posti disponibili e una simile clausola, se contenuta nel contratto di acquisto (non certo in una mail successiva rispetto al momento del pagamento), sarebbe sicuramente vessatoria, poiché produce un evidente squilibrio a detrimento del consumatore, che paga qualcosa senza sapere se potrà averlo, lasciando all’organizzatore la decisione finale.
Fra l’altro l’indicazione che ho riportato dice chiaramente che in caso di annullamento dei biglietti sarebbe stato rispettato l’ordine cronologico di vendita, mentre abbiamo notizia dell’annullamento di biglietti comprati a luglio del 2021.

Cosa devono fare ora i consumatori il cui biglietto è stati annullato?

Chiariamo prima di tutto una cosa, i consumatori dovranno ricevere la restituzione di quanto pagato in denaro, e non in voucher, poiché non si tratta assolutamente di un evento cancellato o contingentato causa Covid. Secondariamente, i consumatori hanno diritto al rimborso ora, e non dal 1° dicembre secondo i desiderata degli organizzatori.
Suggeriamo quindi ai consumatori che si sono visti annullare il biglietto per il torneo di tennis di inviare subito una pec o una raccomandata con ricevuta di ritorno di messa in mora in cui chiedono la restituzione immediata dell’importo ed il risarcimento dei danni subiti a causa del grave inadempimento contrattuale, quantificati puntualmente negli importi spesi per l’organizzazione della trasferta (treni, aerei, alberghi, ecc.).

Aduc ha presentato una denuncia all’Antitrust per pratica commerciale scorretta chiedendo un intervento urgente dell’Autorità.

Consigliamo alle singole vittime di fare altrettanta segnalazione ad Antitrust: https://www.agcm.it/segnala-online/come-segnalare

Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc