Tensioni al Ministero della Giustizia, Il Foglio e Dagospia: il suo capo di gabinetto Alberto Rizzo lascia Nordio. Veniva dal tribunale di Vicenza

Già presidente del Tribunale di Vicenza, Alberto Rizzo si sentirebbe esautorato dalla sua vice Giusi Bartolozzi. A cui spiana ora la strada

1119
Il ministro Nordio alla firma del decreto di nomina del Capo di Gabinetto Alberto Rizzo
Il ministro Nordio alla firma del decreto di nomina del Capo di Gabinetto Alberto Rizzo

Il Ministero della Giustizia si trova in una fase di stallo dopo l’uscita di scena di Alberto Rizzo, capo di gabinetto del ministro Carlo Nordio, che lo aveva convinto a lasciare al presidenza del tribunale di Vicenza per fagli da braccio destro. La notizia, proveniente dal sito Dagospia, che rilancia quanto scritto su Il Foglio, rivela che Rizzo ha deciso di lasciare l’incarico a causa delle continue tensioni interne, soprattutto con la sua vice, Giusi Bartolozzi.

Le fonti ministeriali  rivelano al Foglio che Rizzo, ex presidente del tribunale di Vicenza, ha manifestato la sua intenzione di abbandonare la sua posizione in modo piuttosto evidente, addirittura preparando gli scatoloni con le sue cose. Questo gesto simbolico sembra indicare la sua ferma volontà di allontanarsi dalla situazione tesa all’interno del ministero.

Giusi Bartolozzi, la vice di Rizzo, sembra aver assunto un ruolo preminente – scrivono le fonti citate -, accentrando tutte le decisioni cruciali e ignorando sistematicamente i vertici degli uffici di diretta collaborazione del Guardasigilli. La situazione ha portato Rizzo a prendere la decisione di lasciare la sua carica di capo di gabinetto.

Il magistrato Rizzo aveva già manifestato il desiderio di andarsene nei mesi scorsi, presentando domande al Consiglio superiore della magistratura per assumere funzioni di presidente dei tribunali o della Corte d’appello in altre città. Tuttavia, il Guardasigilli Nordio ha apparentemente ignorato questi segnali di allarme.

Al momento, il Ministero della Giustizia vive una situazione di stasi, con Rizzo che ha inscatolato le sue cose ma non ha ancora formalizzato le dimissioni. Si ipotizza che Rizzo possa attendere il passaggio del periodo delle inaugurazioni dell’anno giudiziario prima di prendere una decisione definitiva.

Nel frattempo, la vice Bartolozzi assume un ruolo ancora più centrale, gestendo gli affari del ministero in modo più evidente che mai. Questa situazione sembra causare disagi tra gli altri dirigenti del ministero, che considerano le dimissioni di Alberto Rizzo come un’opportunità per Bartolozzi di assumere “ufficialmente” il ruolo di nuovo capo di gabinetto, già esercitato formalmente stando al malessere di Rizzo.

Il risultato è che, al momento, Via Arenula si trova con un capo di gabinetto fantasma, e la gestione delle decisioni cruciali è passata completamente nelle mani di Bartolozzi, suscitando preoccupazioni tra i dipartimenti interessati con conseguenze ancora da vedere.