La rinnovata procedura di evidenza pubblica – è scritto in una nota della Regione – disposta dalla Giunta Regionale per la scelta di un gestore per la prossima stagione termale dello stabilimento di Recoaro, è andata deserta. L’Assenza di offerte alla scadenza del termine del 5 aprile, ha reso impossibile, per la seconda volta in poco tempo, l’individuazione di un operatore economico interessato all’attività di gestione del complesso per la somministrazione dell’acqua sorgiva.
“A nulla – spiega il Vicepresidente della Regione del Veneto e assessore al Patrimonio – è valsa la significativa serie di iniziative prese per questa seconda procedura come la riduzione del canone di locazione, l’opportunità di presentare un programma di investimenti straordinari fino a 100.000 euro, interamente finanziati dalla Regione, la possibilità di svolgere attività promozionali verso terzi a titolo oneroso, di sottoscrivere contratti di sponsorizzazione e la massima flessibilità nella tipologia e nella quantificazione dei servizi. Non ha favorito la partecipazione nemmeno la disponibilità dell’Amministrazione comunale a farsi carico pro quota di un importante programma di marketing territoriale, il cui sviluppo attuativo avrebbe potuto essere affidato al gestore”.
“A fronte di questa ulteriore gara deserta – conclude il Vicepresidente – e in attesa di poter considerare un concreto e fattibile programma strategico, riferito anche ad un arco temporale di lungo periodo, la Regione si rende disponibile per un ulteriore confronto, in particolare con l’Amministrazione comunale, per valutare insieme ulteriori strade anche per il breve periodo, in vista della stagione estiva ormai alle porte. Intanto, l’Amministrazione regionale continuerà a garantire l’attività di custodia e di conservazione del compendio, che potrà essere messo a disposizione per iniziative di valorizzazione, nell’interesse della comunità locale”.