Una raffica di scosse di terremoto sono state avvertite questa mattina nelle Marche poco dopo le 7 di intensità variabile.
Rilevate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) al largo della costa marchigiano-pesarese, le più intense hanno fatto registrare valori di 5.7 alle 7.07, la più forte, poi un’altra di magnitudo 4 alle 7.12. In totale, una ventina le scosse di magnitudo superiore a 2.
Il fenomeno ha provocato apprensione tra la popolazione, con molti cittadini scesi in strada impauriti. Dirette conseguenze sono state la chiusura delle scuole in diversi centri, dove si sono verificati anche crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni. Una clinica è stata parzialmente evacuata, mentre al palazzo della Regione Marche si è verificata la caduta di alcuni frammenti di intonaco in alcuni uffici. Il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in lavoro agile. Inoltre, in alcune zone della regione è stato sospeso il traffico dei treni.
“Il terremoto nelle Marche – riferisce l’Ansa – è stato avvertito distintamente in quasi tutta l’Italia centro settentrionale. A Bologna e in Romagna la scossa è stata sentita specialmente ai piani alti delle case. Diverse segnalazioni oltre che da Bologna anche da Rimini, Ravenna, Cesena. Il sisma è stato avvertito anche in Umbria e nel Lazio”.
Secondo le prime indicazioni del Centro funzionale decentrato della protezione civile della Regione Veneto la localizzazione preliminare dell’epicentro sarebbe nell’Adriatico lungo la costa delle Marche. Numerose sarebbero anche le segnalazioni giunte dal Vicentino e, più in generale, da tutto il Veneto.