Terzo mandato, Zaia: “Ho i giorni contati”. Intanto in Parlamento si procede senza intesa in maggioranza

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Luca Zaia, presidente della Regione Veneto

Terzo mandato, Luca Zaia la pensa così: “Lo chiedono gli italiani. Se la politica si scolla dal popolo, il popolo se ne ricorda“. La frase del governatore è raccolta da La Repubblica che oggi fornisce un aggiornamento sul percorso in senso al Parlamento delle modifiche di legge che potrebbero spalancare le porte a un terzo mandato amministrativo anche per i presidenti di regione.

Come ricorda il quotidiano, “domani si andrà alla conta in commissione Affari Costituzionali sulla proposta di concedere il tris a governatori e sindaci delle grandi città. E nel frattempo non c’è intesa sulle candidature alle prossime amministrative, a partire dalla Basilicata che andrà a votare ad aprile. A vuoto il doppio incontro del centrodestra, uno politico sui nomi da presentare alle urne, l’altro tecnico per trovare un accordo sugli emendamenti al decreto elezioni che il Carroccio, dopo averli presentati, non intende ritirare nonostante il pressing di FdI e FI. Due questioni strettamente connesse”.

In seno alla maggioranza, su questo specifico tema, non c’è accordo, non c”è intesa, ovvero “restano diversità di opinioni, legittime: senza drammi, abbiamo preso atto che dentro la maggioranza l’opinione prevalente è un’altra”, ha detto il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni. Più netto, come del resto è stato sin dall’inizio sul tema terzo mandato, Antonio Tajani, per il quale “10 anni sono più che sufficienti”. L’opposizione sembra limitarsi a parlare di “maggioranza spaccata”.

Tornando a Zaia, va ricordato che il prolungamento della possibilità di restare in sella alla Regione Veneto sia stata cucitagli addosso dalla Lega, suo partito, parte politica promotrice del terzo mandato. Eppure alcune sue dichiarazioni, riportate oggi da Il Corriere del Veneto, pronunciate a palazzo Balbi durante la presentazione del World health forum in programma a marzo a Padova, danno il senso di chi ha mollato la presa.

Bisogna crederci – ha detto –, io ne sono la dimostrazione. Ho i giorni contati, lo sapete, ma continuo a dimostrare che un amministratore deve sempre continuare a lavorare pensando a chi verrà dopo di lui e questa resterà una grande legacy”.