“Terzo mandato? Sono a favore, non per Tizio o Caio. Io sono contro i tagli lineari. Se uno è bravo e viene scelto dai cittadini e ha fatto due mandati, se si vuole ricandidare e i cittadini lo riscelgono, perché no”?
Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, nonché segretario federale della Lega, ha risposto ai cronisti a Napoli, a margine del congresso nazionale di Unione generale del lavoro (Ugl). Ovviamente, la domanda aveva come riferimento specifico Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania dal 2015, dunque, impegnato nel secondo mandato conclusivo e, pare, interessato a un terzo mandato.
Indirettamente, però, e al netto delle “mani avanti”, Salvini ha espresso un parere politico che non può non essere connesso a quella che è in effetti la situazione di Luca Zaia, il leghista governatore del Veneto.
Ne avevamo scritto poco tempo fa (leggi qui): in fondo non è un mistero che il politico di Conegliano punti a uno Zaia Quater. Una circostanza che si potrebbe tentare se saltasse il “tappo” dei due mandati consecutivi. Lui è al comando della regione dal 7 aprile 2010, ed è stato riconfermato nel 2015 e nel 2020. Dunque in effetti è già in corso il suo terzo mandato. Ma quello attuale va tuttavia considerato come il secondo, per via di una legge regionale entrata in vigore in tal senso nel 2015.
Zaia ha recentemente detto che “qualcuno, anche con responsabilità politiche, sostiene che la rielezione di sindaci e governatori rischia di creare eccessive concentrazioni di potere. A me sembra che questo sia dare degli idioti a cittadini ed elettori. Ma come? Gli unici mandati che hanno un tetto, sono proprio quelli assegnati direttamente dai cittadini: sindaci e governatori. Sarà che io sono sempre stato eletto direttamente, ma ragionamenti come questi, proprio non li capisco”, aveva aggiunto.
Una linea di pensiero condivisa dal vicepremier Salvini che a Napoli – come apprendiamo da Il Mattino – ha detto: “Se uno è bravo può farne anche 4, se uno è capra anche uno è troppo. Sono a favore del fatto che si possano ripresentare, poi De Luca si ripresenta ai cittadini come Emiliano e Zaia e se lo votano, viva la democrazia, però io sono favorevole al fatto che si possano riproporre”.
Un segnale, secondo una lettura elettorale, in vista delle prossime elezioni regionali alle quali gli alleati di centrodestra iniziano a pensare. Tuttavia, proprio una possibile candidabilità di Zaia per il “terzo mandato” potrebbe chiudere eventuali trattative, forte di quel 76,8% di voti portati a casa la scorsa elezione: il presidente di regione eletto direttamente con la più alta percentuale di voti nella storia d’Italia.