Test Covid ai lavoratori agricoli, Ebavi dà un contributo alle aziende

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Ebavi va incontro alle aziende agricole che, in vista delle campagne di raccolta estive, effettuano test sierologici di screening sui lavoratori. L’ente bilaterale dell’agricoltura di Vicenza, di cui fanno parte Confagricoltura Vicenza, Coldiretti, Cia Agricoltori Italiani, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, darà infatti un contributo che andrà a coprire parzialmente i costi sostenuti per i test Covid, obbligatori per tutti gli operai che arrivano da Paesi stranieri.

“Già dal 2020 abbiamo voluto dare un sostegno alle aziende agricole che devono sostenere i costi per i test Covid – spiega in un comunicato Massimo Cichellero, presidente di Ebavi –  Questa misura prevede sia per il test rapido, sia per il test molecolare, e per tutti i dipendenti, un contributo di 15 euro per ogni tampone. È sufficiente che le aziende agricole in regola con i contributi scarichino il modulo dal sito di Ebavi Vicenza (https://ebavi.it/moduli-aziende/) e lo inviino alla nostra sede anche per mail”.

Ebavi ricorda altre due iniziative a favore della sicurezza sul lavoro. La prima è rivolta alle aziende agricole datrici di lavoro che si attivano per adempiere agli obblighi connessi in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro. A loro è riservato un contributo per i costi sostenuti per la redazione e/o l’aggiornamento del Documento di valutazione dei rischi (Dvr) previsto dagli articoli 28 e 29 del decreto legislativo 81/2008. Il contributo è pari al 30% della spesa sostenuta, per un massimo di 300 euro. La seconda iniziativa consiste in un contributo per la visita medica periodica di medicina del lavoro (decreto legislativo 81/2008). Al datore di lavoro agricolo verrà erogato un rimborso pari a 30 euro per ogni visita medica periodica di medicina del lavoro fino a un massimo di 900 euro per azienda.