Pubblichiamo il documento “Indicazioni temporanee per l’utilizzo prioritario dei test molecolari per la ricerca di SARS-CoV-2” (qui l’originale, ndr) inviato dal dr. Luciano Flor, direttore generale area sanità e sociale della Regione del Veneto, alle Aziende ULSS del Veneto in materia di tamponi covid, e redatto per orientare la priorità nella prescrizione dei test molecolari al fine di garantirne, nell’attuale contesto epidemiologico di alta incidenza, la pronta disponibilità nonché di assicurare congrui tempi di refertazione.
Si chiede che le presenti indicazioni, approvate in data odierna (ieri 30 dicembre 2021, ndr) dal Comitato Scientifico, siano prontamente diffuse a tutti i Medici prescrittori compresi i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, nonché alle Farmacie interessate.
Al fine di assicurare l’appropriatezza nella prescrizione di tali test si ricorda inoltre che ai sensi della DGR 567/2020, in presenza di apposizione dell’esenzione 5Gl, è necessaria la specifica del quesito diagnostico.
INDICAZIONI TEMPORANEE PER L’UTILIZZO DEI TEST MOLECOLARI
Si riportano di seguito le indicazioni al fine di garantire la pronta disponibilità dei test molecolari e congrui tempi di refertazione nell’attuale contesto epidemiologico di alta incidenza, in ragione della disponibilità di tali test in rapporto alla richiesta.
E’ utile precisare che nello scenario epidemiologico attuale ad alta incidenza e sostenuta circolazione virale (a tutti gli effetti assimilabile alla presenza di link epidemiologico), NON si ritiene, di norma, necessaria la conferma dei test antigenici positivi mediante test molecolare e pertanto il caso positivo al test antigenico (1°, 2°, 3° o 4° generazione) viene considerato direttamente “caso confermato” (incluso quello effettuato presso le Farmacie).
TEST MOLECOLARI
CONTESTO |
NOTE/PRECISAZIONI
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Pazienti che devono essere ricoverati o relativi caregiver nel caso di pazienti non autosufficienti che necessitano di assistenza continuativa (es. minori, etc.) | Coerentemente con lo stato di necessità (es. grado di urgenza) e in base alle capacità di testing della struttura |
Ospiti che devono essere inseriti o rientrare (se previsto) in strutture socio-sanitarie e socio– assistenziali territoriali residenziali | Diversamente, per quanto riguarda lo screening periodico, in caso di utilizzo di test antigenici di 1° o 2° generazione deve essere prevista un‘alternanza con test di 3°, 4° o con test molecolare (es. ogni test antigenico di 1°/2° generazione deve essere seguito nello screening successivo da un test di 3°, 4° o da un test molecolare) |
Personale sanitario e personale strutture socio– sanitarie e socio-assistenziali territoriali residenziali | Il programma di screening potrebbe prevedere sulla base della specifica valutazione e stratificazione del rischio anche test antigenici rapidi di 3° o 4° generazione
Nel caso di operatori sanitari che rientrano da/l’estero è opportuno prevedere il test molecolare al rientro in servizio |
Soggetti sintomatici negativi al test antigenico che presentano un quadro suggestivo per infezione da SARS–CoV–2 | In questi casi, oltre al test molecolare, può essere valutato anche l’utilizzo di un secondo test antigenico di generazione superiore (es. antigenici rapidi di 3° generazione o antigenici di laboratorio di 4° generazione) a distanza ravvicinata (2-4 giorni)
Nei soggetti ricoverati o ospiti delle strutture residenziali, in presenza di sintomatologia sospetta è indicata la conferma del sospetto diagnostico direttamente con il molecolare. |
Contact tracing nei casi di variante Omicron o Beta |