Testamento biologico, attivata la banca nazionale che raccoglie le decisioni sul fine vita

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Il Ministero della Salute ha istituito la banca dati nazionale per raccogliere e registrare tutte le disposizioni anticipate di trattamento (Dat).

La nuova banca dati Dat, attiva da inizio febbraio, ha la funzione di raccogliere copia delle disposizioni anticipate di trattamento, garantirne il tempestivo aggiornamento in caso di rinnovo, modifica o revoca e assicurare la piena accessibilità sia da parte del medico che ha in cura il paziente, in situazioni di incapacità di autodeterminarsi, sia da parte del disponente che del fiduciario eventualmente da lui nominato.

Attraverso le Dat ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di singoli trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.

Sono incaricati di aggiornare la banca dati gli ufficiali di stato civile dei Comuni di residenza dei disponenti, o loro delegati, e delle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all’estero; i notai e capi degli uffici consolari italiani all’estero, nell’esercizio delle funzioni notarili; i responsabili delle unità organizzative competenti delle Regioni che abbiano adottato modalità di gestione della cartella clinica o del fascicolo sanitario elettronico o altre modalità di gestione informatica dei dati degli iscritti al Servizio sanitario nazionale, e che abbiano, con proprio atto, regolamentato la raccolta di copia delle Dat.

La banca dati raccoglierà anche le informazioni sulle Dat espresse prima dell’1 febbraio. Notai, Comuni e Regioni sono stati, infatti, chiamati a trasmettere al Ministero della Salute entro l’1 aprile, affinché venga inserito nella banca dati un elenco nominativo delle persone che hanno espresso dichiarazioni anticipate di trattamento prima della realizzazione della stessa.

Per l’inserimento nella banca dati nazionale i cittadini possono presentare le Dat su carta libera scrivendo a mano in modo leggibile o utilizzando il pc, la macchina da scrivere, ecc. La dichiarazione, datata e sottoscritta dal disponente, deve contenere i dati anagrafici del disponente (cognome, nome, data e luogo di nascita, email); l’indicazione delle situazioni in cui dovranno essere applicate le Dat (ad esempio, in caso di malattia invalidante e irreversibile, ecc.); il consenso o il rifiuto di specifiche misure mediche.

Nella dichiarazione è consigliata anche l’indicazione di un solo fiduciario, completa di dati anagrafici, recapito telefonico ed email.

Le Dat vanno esibite personalmente all’ufficiale di stato civile, assieme al documento d’identità valido e il codice fiscale sia del disponente che del fiduciario.

L’ufficiale di stato civile provvederà ad inserire i dati richiesti nell’apposito modulo del Ministero della Salute allegando la scansione delle Dat solo su consenso del disponente o in caso contrario indicando il Comune in cui sono reperibili. Al disponente sarà rilasciata l’attestazione dell’avvenuto deposito.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Comune nella scheda Dat, disposizioni anticipate di trattamento (testamento biologico)