Thiene, musica, memorie e documenti chiudono le commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra

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Si apprestano a concludersi anche in Città le commemorazioni promosse dall’Amministrazione Comunale insieme a numerose realtà associative del territorio per ricordare la grande Guerra a cento anni di distanza. “Con oltre una sessantina di eventi, che hanno spaziato dalla ricerca storica alla cultura, alla musica, all’arte, alla fotografia, dalla riscoperta dei luoghi della memoria alle tradizioni, con mostre, concerti, spettacoli ed iniziative per la conoscenza del paesaggio, – spiega Giampi Michelusi, Assessore referente per il Centenario della Prima Guerra Mondiale -.
In questi anni abbiamo cercato di onorare la ricorrenza con grande impegno, convinti che la programmazione di un futuro migliore sia strettamente collegato alla conoscenza della storia e dei tragici fatti che l’hanno contraddistinta. La prima Guerra Mondiale è stato uno dei conflitti più sanguinosi dell’umanità e, una comunità civile, ha l’obbligo e il dovere di ricordare quanto accaduto, affinché l’immane tributo di vittime non sia reso vano”.

Gli eventi in Galleria d’Arte Moderna

Si comincia sabato 27 ottobre 2018 quando alle 17.30 sarà inaugurata nella Galleria d’Arte Moderna la mostra “Treni di guerra. Ferrovie e ponti ferroviari nell’Alto Vicentino per la Grande Guerra” a cura di Roberto Sperotto con la collaborazione di Francesco Brazzale. L’esposizione, che raccoglie fotografie e documenti dei ponti ferroviari costruiti per esigenze belliche nell’Alto Vicentino per le ferrovie a scartamento ordinario e decauville, resterà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 5 novembre. Il materiale esposto è proveniente dall’Istituto Storico Centrale Arma del Genio di Roma e dall’archivio del generale del Genio Luigi Pollari Maglietta.
L’evento è arricchito da una conferenza martedì 30 ottobre alle 20.30 con proiezioni video di quanto attualmente esistente e da tre concerti jazz, visto che l’esposizione è inserita nel progetto “JazzRail”.
Si tratta di un progetto a cura della rete nazionale I Luoghi del Jazz, sostenuta dal Ministero dei Beni Culturali, che coinvolge in partenariato sette realtà associative no profit operanti nel settore della promozione della musica jazz in Italia, tra cui Vicenza Jazz e l’Istituto Musicale di Thiene con l’associazione Musica Moderna. Naturale prosecuzione del precedente “Italian Jazz Express – viaggio (musicale) tra le suggestioni dei paesaggi storici d’Italia”, il progetto “JazzRAIL” nasce per contribuire, attraverso una serie di iniziative musicali, alla creazione di un senso di appartenenza e di identità con i luoghi, valorizzando allo stesso tempo anche alcuni aspetti meno noti del patrimonio culturale.
La musica jazz diventa il tramite per la scoperta non solo dei luoghi legati alla dimensione del viaggio – treni, stazioni, ferrovie – ma anche delle diverse forme d’arte che li abitano. Il programma comprende, infatti, varie tipologie di produzioni originali tra concerti, letture e performance realizzati tra i luoghi della rete ferroviaria e le opere artistiche e architettoniche che li arricchiscono, e quelli dei paesaggi storici in Italia, da riscoprire sotto una nuova luce, grazie agli interventi musicali che vedono in scena i giovani talenti e le eccellenze musicali e culturali dei territori di riferimento.
A Thiene gli appuntamenti sono sabato 27 ottobre alle 18.00 con “Cipriano-Pettinà-Guarda Jazz Trio” (voce, piano e basso), sabato 3 novembre alle 18.00 con “The Lydians” e domenica 4 novembre alle 19.00 con “Bassi-Ruaro Duo” (voce e fisarmonica).

La cerimonia Istituzionale

Si passa poi alla giornata del 4 Novembre, con la cerimonia istituzionale che vedrà l’intervento ufficiale del prof. Andrea Savio dell’Università di Padova e la partecipazione del Coro degli Alpini di Thiene, del coro dell’Istituto “S. Dorotea”, del Corpo Bandistico Cittadino e del Circolo Fotografico “Città di Thiene”. La fresca novità di quest’anno è la grafica curata dallo studente Paolo Zampese, che ha svolto uno stage estivo all’Ufficio Editing, terminato con un lavoro di ricerca finalizzato a riprogettare la locandina dal punto di vista del giovane e formulare un invito più coinvolgente per vivere la realtà nazionale con più interesse e responsabilità, partendo dalla rielaborazione un manifesto per il 4 novembre del 1961 del Ministero della Difesa.

Il diario di Antonio Fabris

Nel pomeriggio di domenica 4 novembre 2018 alle 18.00 in teatro comunale ci sarà la presentazione del libro “Antonio Fabris – Diario 1915-1916” a cura di Alessandro Vischio e la proiezione del cortometraggio “La matita rossa” di Dennis Dellai dedicato alla Grande Guerra con la partecipazione dell’Ensemble Vocale del Coro Giovanile Città di Thiene. L’ingresso è libero.
Ad inizio del Centenario, infatti, l’Amministrazione Comunale aveva lanciato un appello alla Cittadinanza per la ricerca di documenti privati in possesso delle famiglie thienesi. La memoria forse più significativa è stata quella messa a disposizione del Comune da parte della famiglia Fabris dei nove taccuini di guerra scritti da Antonio Fabris, nato il 6 maggio 1887 a Thiene, commesso in un negozio di merceria, assegnato al 139° Fanteria della Brigata Bari, una delle unità dei riservisti e partite da Verona per il fronte dell’Isonzo.
Il valore della testimonianza che Antonio Fabris ci ha lasciato è sia sul piano umano sia su quello storico. Per questo l’Amministrazione Comunale ha voluto dare alle stampe il diario, affidando allo storico Alessandro Vischio di curare la pubblicazione che ora è quindi disponibile per la Cittadinanza. Il diario, in vendita al prezzo di copertina di 12,00 euro, nell’occasione sarà acquistabile per 10,00 euro.
“La matita rossa” è un corto prodotto da Associazione Progetto Cinema A.V., con il contributo di alcuni imprenditori della zona e con la collaborazione di Vicenza Film Commission, scritto e diretto da Dennis Dellai e distribuito ai festival con Premiere Film, uno dei più importanti distributori festivalieri, partner di Studio Universal e Rai Cinema. Attualmente il corto è finalista al concorso Storia in corto a Mentana (Roma), dove in giuria ci sono, fra gli altri, la producer Rai Alessandra Bacci (La storia siamo noi) e l’attrice Caterina Guzzanti. Verrà proiettato a Roma e Genova nell’ambito delle iniziative sulla Grande Guerra ai primi di novembre. Gli attori sono Davide Dolores, Andrea Pergolesi, Davide Viero e Carlo Properzi Curti.

La mostra in Biblioteca Civica

Infine sabato 10 novembre 2018 sarà inaugurata in Biblioteca Civica la mostra “Illustrissimo Signor Sindaco. La Grande Guerra a Thiene nei documenti dell’archivio comunale (1914-19) a cura del Gruppo Storico di Thiene e in particolare dai prof. Domenico Zamboni e Daniele Fioravanzo, dal dott. Alessandro Vischio e dalla Biblioteca Civica.
L’esposizione, riguardante la storia di Thiene durante il periodo della Grande Guerra, racconta, attraverso alcuni documenti dell’Archivio Comunale suddivisi per aree tematiche sui momenti salienti della vita cittadina, come la Città abbia vissuto il conflitto e come questo abbia influenzato la vita dei residenti. Accanto ai documenti originali estratti dall’archivio comunale, ci saranno delle fotografie d’epoca, in alcuni casi inedite, che mostreranno luoghi, persone e situazioni del periodo preso in esame.
Verranno descritti alcuni luoghi della città come il Municipio, la Torre Civica, il Teatro comunale, il Teatro Eden, il Bosco dei Preti, la Stazione Ferroviaria, la Chiesa Arcipretale, l’Aeroporto e le case di tolleranza presenti in città. Luoghi che, in alcuni casi, videro stravolta la loro destinazione originaria a favore di scopi militari, come la sede del comando del 5° Corpo d’Armata insediatasi nel municipio o la Torre Civica adibita a torre di vedetta.
Thiene, come tutto il vicentino, svolse un ruolo importantissimo nel campo della Sanità. Anche in questo caso alcune strutture cittadine vennero convertite alla funzione di Ospedale, con l’attivazione di corsi per formare il personale adeguato all’assistenza dei malati e dei feriti. Proprio a Thiene 35 infermiere della Croce Rossa conseguirono il diploma consegnato dal dott. Oriani. Molti furono i medici che operarono in città con grande dedizione e professionalità, sapendo anche far valere, attraverso lettere di protesta indirizzate al Sindaco, il diritto di ottenere un costante approvvigionamento dell’acqua per l’Ospedale, o facendo allontanare chi non rispettava le più elementari norme di igiene davanti all’ingresso del nosocomio stesso. La mostra, poi, prosegue parlando dei militari presenti a Thiene e di come i soldati francesi e inglesi abbiano visto e descritto Thiene. Per quanto riguardano i soldati italiani, strazianti sono le lettere emerse dalle carte d’archivio inviate al Sindaco dai genitori dei soldati deceduti negli ospedali e sepolti al cimitero di Thiene al fine di ottenere il trasporto delle salme dei loro figli ai luoghi natii, quale consolazione del proprio dolore. Sofferenza che si può leggere anche nei documenti riguardanti la presenza dei profughi in città e delle difficoltà economiche incontrate dalla popolazione durante il conflitto.
Nello studio e nell’analisi delle carte di archivio spesso il gruppo storico, che ha curato la mostra, si è imbattuto in alcune figure che sono state importanti e significative per la città e a esse ha voluto dedicare una sezione della mostra. Persone come il sindaco Tretti, i medici Oriani e Scarpari, mons. Flucco e anche semplici cittadini quali il campanaro o la levatrice si sono dedicate alla cura delle persone e delle cose in modo esemplare. Queste persone, nello stesso tempo, hanno espresso tutta la loro fragilità umana, testimoniata dalla lettera indirizzata al Sindaco Tretti nella quale Mons. Flucco dichiara di essere fuggito dalla sua canonica in seguito al bombardamento che ne ha colpito la struttura.
La guerra celebrata attraverso proclami e interventi a sostegno del morale e del senso patriottico si ritrova nei numerosi manifesti affissi per le vie cittadine con tutta la sua pomposità e magniloquenza, e che forse oggi fa sorridere a chi legge, ma è anch’essa testimonianza di un vissuto di sentimenti che forse oggi si è dimenticato e che sembra giusto raccontare. La mostra resterà aperta fino al 24 novembre negli orari di apertura della Biblioteca, il lunedì dalle 15.00 alle 19.00, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 alle 15.00 alle 19.00, il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.