(Adnkronos) – TikTok, l'app di video brevi amatissima dai giovani, si trova nuovamente al centro di una bufera legale. Più di dieci stati americani e il Distretto di Columbia hanno intentato causa contro la piattaforma, accusandola di danneggiare la salute mentale dei minori. L'accusa principale è che TikTok, attraverso un algoritmo "che crea dipendenza", spinga i giovani a un uso eccessivo dell'app, con conseguenze devastanti sulla loro salute mentale. Brian Schwalb, procuratore generale del Distretto di Columbia, ha dichiarato: "TikTok trae profitto dal fatto che crea dipendenza nei giovani. Il tempo trascorso sulla piattaforma genera enormi entrate pubblicitarie, ma purtroppo genera anche effetti negativi sulla salute mentale degli utenti." Le cause legali, depositate presso tribunali statali, sono il risultato di un'indagine nazionale avviata nel marzo 2022 da una coalizione bipartisan di procuratori generali. Al centro delle accuse c'è l'algoritmo che alimenta il feed "Per Te", progettato per mostrare contenuti personalizzati in base agli interessi degli utenti. Vengono inoltre evidenziate funzionalità che incoraggerebbero la dipendenza, come lo scrolling infinito, le notifiche push e i filtri che creano standard di bellezza irraggiungibili. Il Distretto di Columbia definisce l'algoritmo "induttore di dopamina", creato intenzionalmente per intrappolare i giovani utenti in un ciclo di uso eccessivo, nonostante TikTok sia consapevole dei danni psicologici e fisiologici che ne derivano, come ansia, depressione e dismorfismo corporeo. Un altro punto critico riguarda la facilità con cui i minori, anche al di sotto dei 13 anni, possono aggirare le restrizioni di età e accedere a contenuti per adulti. Inoltre, le autorità puntano il dito contro TikTok Live, definendola una "economia virtuale non regolamentata" che permette transazioni finanziarie senza le necessarie autorizzazioni e che, di fatto, favorirebbe lo sfruttamento sessuale dei minori. Questa nuova ondata di cause legali si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per l'impatto dei social media sulla vita dei giovani. TikTok, in particolare, è già sotto pressione a livello nazionale: una legge federale entrata in vigore quest'anno potrebbe portare al ban dell'app negli Stati Uniti se la società madre cinese ByteDance non la venderà entro la metà di gennaio. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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