TikTok, Trump emette un ordine esecutivo per sospendere il ban

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Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha emanato un ordine esecutivo che impedisce al Dipartimento di Giustizia di applicare la legge che obbliga la società cinese ByteDance a vendere TikTok per evitare il divieto di operare negli Stati Uniti.

Il provvedimento, firmato nel primo giorno del suo mandato, ha l’obiettivo di prorogare di fatto la scadenza prevista dalla legge “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act”. L’intento è di evitare sanzioni nei confronti di aziende americane come Apple e Google, che collaborano con TikTok.

L’ordine impone al Procuratore Generale di sospendere l’applicazione della normativa per 75 giorni, concedendo così all’Amministrazione il tempo necessario per valutare il percorso più appropriato. Inoltre, il Dipartimento di Giustizia deve notificare ufficialmente ai fornitori di servizi che non si sono verificate violazioni della legge e che non vi sono conseguenze legali per azioni passate.

L’ordine esecutivo specifica inoltre che il Dipartimento di Giustizia non dovrà imporre sanzioni per eventuali violazioni della normativa, estendendo tale esenzione anche a infrazioni avvenute prima della sua entrata in vigore, inclusa la finestra temporale tra il 19 gennaio 2025 e la data della sua sottoscrizione.

La decisione rappresenta un tentativo di aggirare una legge bipartisan entrata in vigore il 19 gennaio. Già nel 2020, Trump aveva firmato un ordine esecutivo per vietare TikTok negli Stati Uniti. Prima del suo insediamento, aveva espresso pubblicamente su Truth Social l’intenzione di esortare le aziende a continuare la collaborazione con la piattaforma, pur consapevole del rischio di possibili sanzioni economiche.

Recentemente, TikTok ha subito un’interruzione temporanea del servizio ed è stato rimosso dagli store digitali di Apple e Google, senza però essere ancora reintegrato. Rimane incerto se l’ordine esecutivo possa realmente sospendere l’applicazione della legge. La normativa originale consentiva una proroga di 90 giorni solo se ByteDance avesse annunciato la vendita dell’app a una società non appartenente a un “avversario straniero” prima della scadenza. Poiché tale vendita non è stata ancora effettuata, la validità giuridica di un’estensione resta incerta.

In questo scenario, Trump non sta sfruttando i meccanismi previsti dalla legge, ma sta tentando di neutralizzarla direttamente. Nonostante l’ordine esecutivo, le aziende potrebbero non sentirsi sufficientemente rassicurate per ripristinare TikTok. Secondo alcuni esperti legali, le società coinvolte potrebbero incorrere in sanzioni fino a 850 miliardi di dollari per mancato rispetto della normativa, che è stata approvata dal Congresso, firmata dall’ex Presidente Joe Biden e confermata dalla Corte Suprema. Inoltre, il governo ha la facoltà di applicare sanzioni fino a cinque anni dopo eventuali violazioni, rendendo l’ordine esecutivo una tutela legale limitata. Le aziende, oltre a voler evitare contenziosi, potrebbero temere ripercussioni politiche nel caso in cui non si allineassero alle direttive dell’Amministrazione Trump.

Infine, l’ordine stabilisce espressamente che non crea alcun diritto o beneficio giuridicamente vincolante nei confronti del governo degli Stati Uniti, rendendo la sua efficacia come strumento di difesa ancora più incerta. Inoltre, Trump ha annunciato la possibilità che il governo statunitense possa acquisire il 50% di TikTok attraverso una non meglio specificata “joint venture” con un’impresa privata, una proposta che solleva numerosi interrogativi sulla sua fattibilità e sulle sue implicazioni legali.

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