Timori del Comitato Pomari per l’ulteriore cementificazione dell’area. In assenza del sindaco risponde l’ass. Balbi: “tavolo aperto con Agrifutura – Incos”

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Striscione di fronte all'area Pomari a rischio cementificazione ulteriore (foto Maurizio Morelli)
Striscione di fronte all'area Pomari a rischio cementificazione ulteriore (foto Maurizio Morelli)

Oggi in tarda mattinata il Comitato Pomari ha tenuto una affollata conferenza stampa in cui ha annunciato un’assemblea alla parrocchia di S. Lazzaro il 22 gennaio e la cui domanda/osservazione, rivolta in primis al sindaco Giacomo Possamai, è stata così da noi riassunta: “cambia il sindaco ma non la cementificazione dell’area?”.

Tramite il suo portavoce abbiamo girato il contenuto della conferenza e la domanda stessa al sindaco, che, però, ci è stato comunicato, che il sindaco Possamai è a Pforzheim per incontri con la città gemellata per cui a rispondere è stata chiamata l’assessore all’urbanistica Cristina Balbi, delegata in tema di territorio dal Sindaco, che, come detto in conferenza stampa e confermato dal portavoce “ha già incontrato i comitati e ha condiviso con lo stesso primo cittadino il testo della risposta” che giriamo ai lettori e ai cittadini interessati dei Pomari.

giunta vicenza assessore all'urbanistica Cristina Balbi col sindaco Giacomo Possamai
Assessore all’urbanistica Cristina Balbi col sindaco Giacomo Possamai

Ho avuto modo di incontrare il Comitato Pomari – ha dichiarato Cristina Balbi – nelle scorse settimane perché per questa amministrazione è fondamentale avere un contatto diretto con i cittadini e spiegare loro come stanno le cose in estrema trasparenza. Come riconosce lo stesso comitato, il rilascio dei permessi non era soggetto ad alcuna discrezionalità da parte di questa amministrazione, perché si trattava di un atto dovuto dal punto di vista amministrativo a seguito delle decisioni urbanistiche assunte in passato. Quanto invece ci stiamo impegnando a fare è avviare un tavolo di confronto serio con i privati per cercare un accordo che vada nell’ottica di modificare il progetto e di tentare di preservare almeno una parte dell’area dei Pomari attualmente non edificata. Su questo fronte stiamo avviando interlocuzioni con i proprietari dell’area per vagliare e valutare le ipotesi in campo“.

Quanto risposto dall’assessore non evidenzia alcuna contraddizione con le affermazioni dei rappresentanti del Comitato Pomari e, anzi, raccoglie il loro appello ad “avviare una trattativa per ottenere una variante urbanistica tramite un accordo pubblico-privato, l’unica via per salvaguardare i Pomari dal cemento e evitare contenziosi economici con Incos, come proposto dal Comitato sin dal 2013“.

C’è, quindi, ora da augurarsi solo, ma non e poco, che le trattative avviate con la proprietà dell’area interessata dalle edificazioni di Agrifutura del gruppo Incos, portino a dei risultati, che, è l’augurio di tutti, che non facciano identificare la Giunta Comunale attuale di Vicenza come “l’amministrazione sotto la quale i Pomari sono stati sommersi dal cemento”.

Per evitare questo è ovvio che, per i diritti acquisiti a norma di legge, la proprietà del suolo e dei diritti edificatori tenga conto dei suoi interessi imprenditoriali ma anche che li moduli in funzione degli abitanti del nuovo insediamento previsto.