
Nel giorno dell’anniversario della nascita di Tina Anselmi, viene presentato il volume “Tina Anselmi Maestra. Educatrice per vocazione” dello storico Mauro Pitteri, promosso da Cisl Veneto e Cisl Scuola Veneto. Il libro approfondisce il percorso della prima donna ministro della Repubblica Italiana, con particolare attenzione al suo ruolo di insegnante e alla sua sensibilità verso il mondo della scuola, temi centrali della sua attività politica.
Nata a Castelfranco Veneto il 25 marzo 1927, Tina Anselmi è stata una figura chiave nella storia italiana del Novecento. Durante la Seconda guerra mondiale, partecipò alla Resistenza come staffetta partigiana con il nome di battaglia “Gabriella”. Dopo il conflitto, intraprese una carriera sindacale nella Cisl, impegnandosi a favore dei diritti dei lavoratori. Nel 1976 divenne la prima donna a ricoprire la carica di ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, lasciando un’impronta indelebile nella legislazione sul lavoro femminile e sulla parità di genere.
La pubblicazione del volume di Pitteri avviene in concomitanza con due importanti ricorrenze: l’anniversario della nascita della Anselmi e l’80° anniversario della Liberazione, a cui la statista veneta contribuì in prima persona. “Questo ulteriore contributo sulla vita di Tina Anselmi arriva ora per scelta precisa”, sottolineano Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, e Sandra Biolo, segretaria generale di Cisl Scuola Veneto. “Nella ricorrenza dell’Ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo, vogliamo ricordarla come emblema delle origini antifasciste e antitotalitarie del nostro sindacato”.
Il libro ripercorre la sua giovinezza e l’inizio dell’attività sindacale e politica, mettendo in luce il suo impegno nel mondo della scuola. Dopo aver frequentato le magistrali e l’Università Cattolica di Milano, divenne insegnante elementare e per diversi anni svolse la professione nelle campagne venete, prima di dedicarsi completamente alla politica. La scuola restò sempre un pilastro della sua azione parlamentare, tanto che fu prima firmataria di ventinove disegni di legge a tutela degli insegnanti e della formazione civica, tra cui la proposta del 1968 per l’introduzione dell’educazione civica e stradale e quella del 1980 per l’educazione sessuale nelle scuole.
Con il nuovo volume, Pitteri offre un’approfondita analisi della vita di Anselmi tra il 1942 e il 1955, anni cruciali in cui da studentessa divenne docente, sindacalista e militante della Democrazia Cristiana. L’opera si inserisce in un percorso di ricerca già avviato dall’autore con le precedenti pubblicazioni “Tina Anselmi per le donne” e “La giovane Tina Anselmi”, confermando il valore della figura di Anselmi come modello di impegno civile e politico.