«Geppetto e Geppetto è una storia inventata – sono le parole dell’attore e regista, Tindaro Granata – partorita, dalla mia fantasia e dalle paure della gente che ho incontrato per strada, parlando di figli nati da omosessuali…»
Tony e Luca da anni formano una famiglia, quando arriva anche per loro il desiderio di diventare padri.
Come Geppetto nella favola, i due “danno” vita al proprio figlio, Matteo, con la pratica di procreazione G.P.A. (Gestazione per Altri). I primi anni di vita del bimbo sono pieni di gioia e di spensieratezza, fino a che il passare degli anni e la morte di uno dei due Geppetto, Tony, inducono Matteo a chiedere a Luca le ragioni per le quali lo hanno fatto nascere in una famiglia “diversa”, perché lo hanno “creato” a tutti i costi.
Questa è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio: tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma. È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale. È il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, ma generato dal seme del proprio compagno. È il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza.
È possibile che 1 Geppetto + 1 Geppetto possa fare = 1 figlio? Certo che è possibile, come è possibile che 1 Fatina + 1 Geppetto possa fare = 1 figlio!
Anzi, sarebbe più facile, ma la storia avrebbe gli stessi problemi dei due Geppetti, se non ci fosse amore, l’importante in queste storie è l’amore per i figli; “se ci sarebbe più amore…” dicono i personaggi di questa storia. Ecco, “se ci sarebbe più amore” è la storia di Geppetto e Geppetto.
Biglietti e prevendite
I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita al costo di 10,00 ? (Intero) e 5,00 ? (Ridotto per studenti U25).
Le prevendite sono disponibili presso la Libreria Liberalibro di Valdagno (Via Marconi, 6 – 0445 402293), all’ufficio del Teatro Astra di Vicenza (Contrà Barche, 55 – 0444 323725) oppure on-line sul circuito vivaticket.it.
Biografia
Tindaro Granata nasce a Tindari (ME) nella seconda metà del ‘900. Si diploma all’Istituto per Geometri di Patti e appena ventenne si imbarca su Nave Spica, in qualità di Meccanico Artigliere. Dopo aver trascorso un anno in
mare occupandosi della gestione e manutenzione delle armi di difesa della nave militare, nel 1999 si trasferisce a Roma col sogno di poter fare teatro. Per vivere lavora come commesso, in diversi negozi di scarpe, a Fontana di Trevi prima e a Largo Argentina poi da Marcus Shoes; poi come cameriere in trattorie e ristoranti.
Artisticamente non ha una formazione accademica. Frequenta un corso di recitazione diretto da Giulio Scarpati, ma il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo Pulcinella. Tindaro si presenta al provino teatralizzando la canzone U pisci spada di Domenico Modugno. Viene scelto per il ruolo di co-protagonista.
A seguito di un grave incidente al ginocchio, l’anno dopo, Tindaro sospende la sua attività di attore per due anni, ricominciando con fatica, ma trovando sulla sua strada molti professionisti che lo aiutano a migliorarsi e a crescere. Nel 2009 lascia Roma e si trasferisce a Milano. Qui incontra Carmelo Rifici, col quale inizia un felice sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli a partire da Il nemico e La testa del profeta, per il Festival di San Miniato; in Il gatto con gli stivali e Giulio Cesare, al Piccolo Teatro di Milano; in Fedra di Euripide per il festival del Dramma Antico di Siracusa; per lo Stabile di Bolzano nel cast de La rosa bianca e Sanguinare Inchiostro; infine con Proxima Res, associazione di cui fa parte e della quale diventa direttore artistico, viene diretto in Buio e in Chi resta.
In veste di drammaturgo/regista/attore Tindaro Granata esordisce nel 2011 con Antropolaroid, uno spettacolo sulla storia della sua famiglia, prodotto da Proxima Res, in cui recita da solo interpretando tutti i personaggi della storia.
Per questo spettacolo, recitato in buona parte in dialetto siciliano, riceve la “Menzione speciale” al concorso “Borsa Teatrale Anna Pancirolli”, vince il Premio “ANCT 2011” dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come “Miglior spettacolo d’innovazione” e il premio “FERSEN” in qualità di “Attore creativo”.
In cinque anni lo spettacolo ha toccato quasi 200 repliche in tutta Italia.
Due anni dopo, nel 2013, mette in scena Invidiatemi come io ho invidiato voi col quale, ispirandosi a un fatto di cronaca, affronta un tema difficile come quello dell’abuso sessuale dei minori. Lo spettacolo, co-prodotto da BIBOteatro e da Proxima Res, gira decine di teatri in Italia raccogliendo un grande consenso di pubblico e critica e consente a Tindaro di ricevere il premio Mariangela Melato con “Miglior attore emergente”. A questo seguiranno il Premio “FERSEN” per la “Miglior regia”, il Premio “ENRIQUEZ” per “Drammaturgia per l’impregno civile” e il Premio internazionale “Orgoglio Siciliano nel mondo” per la sua attività teatrale.
Gli ultimi due anni sono particolarmente intensi: nel 2015 viene diretto da Serena Sinigaglia nella messa in scena de Il libro del buio, spettacolo tratto dal romanzo di Tahar Ben Jelloun, e l’anno seguente nell’allestimento di un testo di Michele Santeramo: 32 secondi e 16, mentre Andrea Chiodi lo dirige, ne La Locandiera di Carlo Goldoni, prima occasione di incursione di Proxima Res in un testo classico.
Nel giugno del 2016 arriva il debutto del suo terzo spettacolo, Geppetto e Geppetto, nato all’interno della XXIIesima edizione della rassegna Garofano Verde, con la produzione del Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi e Proxima Res.
Con questa storia, all’indomani dell’approvazione della legge Cirinnà, Tindaro Granata affronta a modo suo il tema della stepchild adoption. Nel gennaio di quest’anno allo spettacolo viene conferito il Premio UBU 2016 come “Miglior novità o progetto drammaturgico”, cui segue, in ordine cronologico, il premio HYSTRIO Twister 2017 come “Miglior Spettacolo dell’anno” e il Premio “FRANCO ENRIQUEZ” come “Miglior spettacolo dell’anno per l’impegno civile”.
Ad Angelo Di Genio, co-protagonista di Geppetto e Geppetto, per il suo lavoro nello spettacolo va poi il premio “ANCT” come miglior “Attore emergente”.
Nel 2017 ha debuttato a Lugano, con la direzione di Carmelo Rifici, nella nuova produzione di LuganoInScena/Piccolo Teatro di Milano Ifigenia, liberata scritto da Angela Demattè.
In dicembre è nel cast de La bisbetica domata con la regia di Andrea Chiodi, produzione LuganoInScena/Teatro Carcano Centro d’Arte Contemporanea di Milano.
Credit
Scritto e diretto da Tindaro Granata
con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea,
Roberta Rosignoli
regista assistente Francesca Porrini
allestimento Margherita Baldoni
luci e suoni Cristiano Cramerotti
coproduzione Teatro Stabile di Genova, Festival delle Colline Torinesi, Proxima Res
Premio UBU 2016 a Tindaro Granata per la migliore novità italiana o ricerca drammaturgica
Premio HYSTRIO Twister 2017 come Miglior Spettacolo dell’anno
Premio “FRANCO ENRIQUEZ”come Miglior spettacolo dell’anno per l’impegno civile
Premio Mario Mieli a Teatro come Miglior spettacolo del 2017