Titoli ingannevoli che sanno di cibi precotti … scaduti: Luca Fantò frainteso sulla stampa locale. Ma Psi e Insieme guardano avanti, senza appoggiare coalizioni attuali. S.e.&o.

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Che la stampa oggi sia sempre più confezionata su veline precotte, senza però scrivere che sono veline, lo dimostrano il titolo di oggi del quotidiano locale “Fantò vede Salvini premier” e il relativo sommario “Il Psi applaude al patto centrodestra-5 Stelle“. Il 24 marzo, sette giorni fa, il segretario provinciale del Psi di Vicenza, Luca Fantò, sempre ignorato lui, il partito e la coalizione Insieme (che, mai, come lui stesso d’altronde ha “guadagnato” una foto sul GdV) inviava, infatti, un comunicato stampa che è riportato testualmente qui.


Noi, visto che la nota non proponeva titoli, la presentavamo così: “Elisabetta Alberti Casellati (FI) e Roberto Fico (M5S) alle presidenze delle Camere, Luca Fantò (Psi Vicenza): buon compromesso ma ora opposizione costruttiva del centrosinistra

Ebbene sette giorni dopo il quotidiano di confindustria tira fuori dalla muffa del cassetto il commento  evidentemente non sufficientemente ironico, per chi non è abituato a scrivere se non sotto dettatura, sull’accordo LegaM5S sulle presidenze delle Camere concordate fra di loro, come pure è legittimo, e lo titola sintetizzando una previsione, “Salvini premier“, che non c’è nei desiderata di Fantò che mai ha applaudito al “patto centrodestra-5 Stelle“.

Semmai Fantò sulla base di quel patto, lecito, concludeva col suo vero pensiero, quello sì da provare a sintetizzare: “Al centrosinistra l’onere dell’opposizione, un’opposizione costruttiva che sia di stimolo a chi governa e al contempo dia il tempo alla sinistra italiana, di recuperare e riorganizzare i propri valori e la capacità di rappresentarli nella società“.

Noi abbiamo sintetizzato questa frase conclusiva così: “buon compromesso ma ora opposizione costruttiva del centrosinistra“.

E così è tanto che non solo Fantò e il Psi non fanno parte di quella coalizione, nè a livello nazionale nè locale, ma addirittura il Psi di Vicenza non presenterà una lista alle amministrative avendo deciso di non spalleggiare, se non per alcune singole persone da individuare a livello singolo e non di partito, chi, come Otello Dalla Rosa, il leader della coalizione del centrosinistra locale, che lui, Fantò, chiama  e sogna come “sinistra”, non ha ancora dato prova di voler “recuperare e riorganizzare i propri valori e la capacità di rappresentarli nella società“.

Psi di Vicenza e Insieme mai sono stati ascoltati da Dalla Rosa che ha dato pubblicamente per scontato un appoggio che solo sulla condivisione dei punti fondamentali del programma poteva concretizzarsi.

Per cui, quindi, ora traduco io e virgoletto riferendo come io le ho capite le affermazioni nate comunque nel direttivo del 22 marzo scorso che, da ex coordinatore cittadino in attesa del congresso e da iscritto al Psi, penso di conoscere per almeno gli ultimi mesi di attività, tutti gli iscritti presenti, tra cui i vertici elettivi e di fatto, hanno deciso che “il Psi e Insieme, il partito, cioè, e la coalizione Insieme che sta lavorando per il futuro, non daranno alcun appoggio al raggruppamento sempre più confuso nato intorno a chi su quei valori e su quella capacità aveva basato la sua campagna vittoriosa per le primarie, ora annacquata, se non compromessa, dall’ammucchiata con Giacomo Possamai e Jacopo Bulgarini d’Elci, cioè gli esponenti del sistema che oggi ha ridotto Vicenza a quello che è pur non merita di esserlo. Il Psi non cerca accomodamenti di potere ma vuole sviluppare l’idea che ha fatto nascere Insieme: una sinistra vera e unita“.

Tutto più chiaro ora?

Per me, sì. S. e. & o., oppure pensieri nel frattempo… Variati.