Stima flash dell’Ecfin (1) sulla fiducia dei consumatori a giugno: -23,6 (2,4 di calo) in zona euro e -24 (1,9 di calo) nell’Ue a Ventisette..
Fiore fiore di analisti si spenderanno nello spiegarci tutti i motivi possibili e immaginabili che sono alla base di questo tonfo, vicino ai minimi della pandemia covid.
Ma ci sono due aspetti, come cittadini e come consumatori che vengono subito in primo piano.
Cittadini. Il tentennare verso l’adesione dell’Ucraina all’Ue, nonché verso l’adesione di molti Paesi dell’est che da tempo sono in lista d’attesa.
Consumatori. La mancanza di decisione sulla crisi dei prodotti energetici a cui, a seguire, si è aggiunta la crisi delle forniture dalla Russia per le restrizioni per l’invasione dell’Ucraina, crisi che al momento registra ancora pochi tagli e di la cui percezione è ancora molto parziale.
Politica ed economia, due aspetti che corrono il rischio di minare profondamente la fiducia, con molto difficili percorsi per una riconquista. E in un organismo – a suo modo – democratico come la Ue, senza fiducia non si va da nessuna parte. Soprattutto in considerazione del fatto che, dalla fiducia “generica” di cittadini e consumatori, senza un maggiore e più diretto coinvolgimento di questi soggetti, l’Unione corre il rischio di esplodere sotto pressione della Russia da una parte, e per la mancanza di autonomia dagli Usa.
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Fonte: Tonfo fiducia consumatori europei. Energia e guerra? Riformare e aprire l’Unione
