Contrà San Pietro. Con deliberazione del 9 marzo 1951 la denominazione fu estesa sino a Viale Margherita grazie alla costruzione del nuovo tronco stradale che terminava in piazza S. Pietro (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin” qui tutti gli articoli, ndr).
Il nome deriva da un monastero benedettino di San Pietro esistente in loco dal lontano 827. Retto dalle Abbadesse, fu per molti secoli una potenza agricola ed economica per la vastità di privilegi e possedimenti. Nel 1806 l’editto Napoleonico, che sopprimeva gli Enti religiosi, colpì anche le religiose del monastero che dovettero uscire e ritornare presso le loro famiglie.
Nel 1810 il complesso, che ha dato il nome a Contrà San Pietro, fu acquistato dal conte Ottavio Trento e venne trasformato in una casa di riposo.
La chiesa, chiusa per anni, fu riaperta nel 1854; all’interno, tele del Maffei, Maganza, Zelotti. Da vedere il sepolcro di Ottavio Trento, opera di Antonio Canova.