Contrada Pedemuro S. Biagio. Il nome alla lunga arteria venne dato perché essa correva lungo le mura dell’antica cinta che arrivava sino alla Porta di Pusterla (qui la mappa, rubrica “Toponimi vicentini narrati da Luciano Parolin”, qui tutti gli articoli, ndr). La denominazione San Biagio, in dialetto Biasio, ricorda la chiesa che nel 1528 eressero i Minori Osservanti.
Nel 1533 fu edificata nella contrada una nuova chiesa con ampio monastero capace di ospitare cinquanta frati, oltre ad infermi e ospiti occasionali.
Nella Chiesa di San Biagio Nuovo esistevano 14 altari donati dalle famiglie Vicentine, quali: i Chieregati, i Caldogno, i Porto, i Beregan.