Torno a dirigere VicenzaPiu.com felice di lasciare la ?politica? per fare vera Politica. A lettori e candidati dico: Vicenza Più Coraggio

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Pubblicato il 22 aprile alle 22.21, aggiornato alle 23.23. «Giovanni Coviello si candida al Senato con Insieme e “affida” ad Angelo Di Natale la direzione di VicenzaPiu.com: “l’informazione è l’aria con cui una democrazia respira»: sotto questo titolo il 6 febbraio  Angelo Di Natale salutava i lettori di VicenzaPiu.com di cui aveva assunto la direzione aderendo alla mia richiesta di voler tenere distaccato il giornale, pur se non dovuto, dalla mia candidatura di pura bandiera (ero terzo in una lista che mai ne avrebbe eletto neanche il primo) alle Politiche 2018 con Insieme (la coalizione emanazione del Psi con al suo interno Verdi, prodiani e esponenti di Area Civica).

Ringrazio Angelo che ha fatto un grande lavoro per mantenere la schiena dritta di VicenzaPiu.com ma di questo non dubitavo, vista la sua storia giornalsitica, ben conosciuta anche a Vicenza, fatta di mille battaglie e che ora prosegue tra Roma e Sicilia.

Lo ringrazio per la sua fatica ancora maggiore perchè a distanza ma lui continuerà a collaborare con VicenzaPiu.com (qui il suo articolo sul processo BPVi) dopo che da ieri, 20 aprile, ho ripreso la direzione della testata ammiraglia del nostro piccolo grande network multimediale.

Ho, infatti, deciso di cessare di provare a cambiare la politica dall’interno, dopo che anche l’inefficacia delle provocatorie dimissioni da Coordinatore del Psi di VicenzaLettera, aperta, di Giovanni Coviello: mi dimetto da Coordinatore del Psi di Vicenza, rimango iscritto, attendo il congresso ma non avallo “ritorno al passato” di Dalla Rosa») mi hanno dimostrato definitivamente, durante il lavoro di costruzione delle alleanze per il futuro governo di Vicenza, l’impermeabilità del sistema di potere consolidato intorno all’area del (fu) centro sinistra al cambiamento e al ritorno alla politica delle idee dopo la troppo lunga e drammatica fase della politica usata e stuprata (mi scuserà Benatia se uso questa parola in maniera più appropriata e dimostrabile della sua) per spartirsi poteri e interessi.

Di questa mala politica sono immagine plastica i legami (ufficialmente di amicizia e/o frequentazione amicale e/o di atteggiamenti da tre scimmie) tra Gianni Zonin, imprenditore vitivinicolo accorto e di successo nell’azienda di famiglia ma presidente per 20 anni di una BPVI distrutta durante la sua gestione a danno di una famiglia di oltre 110.000 risparmiatori soci e per 7 anni della poi disastrata Fondazione Roi, la cassaforte del Museo Civico di Vicenza, il vecchio presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto, anche lui membro del Cda della ora defunta Banca Popolare di Vicenza dal 2003, il nuovo presidente Luciano Vescovi, che ha elevato osanna al “nuovo” lui vice presidente di Banca Nuova, la controllata siciliana della ex banca di via Btg. Framarin, e Achille Variati, sindaco e presidente della provincia di Vicenza, carica che lo ha fatto concorrere e guadagnare la carica di presidente dell’Unione delle Province Italiane e membro del cda di Cassa Depositi e Prestiti in quota Upi.

A questi 4 nomi, in effetti a 3 di loro, perchè il più modesto dei tre, il piccolo “continuatore” Vescovi, si è ritrovato in una città e in un’area ora a dir poco impoverite, e ad alcuni altri (simboleggiati dal nostro neologismo “AchilLia“, la “crasi” tra il nostro Achille e Lia Sartori), sono riferibili molti dei lacci (alcuni dei quali strozzanti) che hanno ridotto Vicenza, che già era una lontana provincia dell’impero Veneto, a cui pure ha versato molte gabelle col lavoro e con gli imprenditori sani che ancora ci sono, a meno di un sobborgo degradato di periferia, a parte il sussulto, bisogna riconoscerlo a Jacopo Bulgarini d’Elci, di notorietà turistica di cui il maggiore fruitore, monetario, nel breve è stato Marco Goldin, che ha ben saputo sfruttare la Basilica Palladiana fatta ristrutturare da Enrico Hüllweck, anche questa è una verità, ma che potrebbe essere uno dei semi della ancora sognabile rifioritura di Vicenza.
Potrebbe, purchè ci si liberi di quei lacci e di chi oggi li stringe, magari anche senza averne ancora piena coscienza, in nome e per conto del “sistema” che ha preso il sopravvento soprattutto negli ultimi dieci anni.

Non ricordo chi scrisse che “di Berlusconi prima o poi, se non altro biologicamente, ci libereremo, ma il berlusconismo gli sopravviverà a lungo” ma provate a cambiare il nome dell’ex cavaliere con uno a scelta tra i più importanti dei tre di cui parlavamo e capirete perchè avevo provato ad entrare in politica: se nel 2008 appoggiando Variati avevo commesso un errore all’insegna non del “c’è di peggio” ma della fiducia nelle sue proposte, volevo provare, partendo, comunque, da un’area di centro sinistra in cui storicamente mi ritrovo, a porvi rimedio proseguendo il mio impegno di denuncia giornalistica ma trasformandolo in proposta di idee e azioni da compiere per iniziare a cancellare il berlusconismo e i suoi sinonimi locali.

Ringrazio, quindi, Angelo Di Natale, per il lavoro fatto in mia vece, che mi ha consentito di provare senza conflitti di interessi con la mia coscienza, e lascio con tristezza i pochi e unici compagni (in senso anche non politico) del mio percorso ideale, compagni, in senso strettamente e iconicamente politico, ben simboleggiati da Luca Fantò, segretario regionale e provinciale del Psi di Vicenza, e Gianluca Capristo, vice segretario provinciale, entrambi professori a scuola, ma, soprattutto, insegnanti appassionati e appassionati della politica che io avrei voluto fare con loro e per i vicentini.

Ma devo qualcosa a loro e a quelli che il 4 marzo hanno votato per la lista che a Vicenza rappresentavo, per me tanti al primo tentativo, senza le lobby alle spalle (se non nel senso suggerito da… Benatia) e censurato dalla stampa locale che di quei pochi nomi e delle loro propaggini attuali è stata ed è succube, a svantaggio dei lettori/cittadini.

Devo qualcosa a loro, ai miei “compagni” Luca, Gianluca e a quelli con cui ho riscoperto il piacere delle riunioni e scoperto quello dei gazebo, perchè possano tornare a fare e non solo sognare politica bloccati come sono ora da chi riappare solo ad ogni campagna elettorale.

Devo qualcosa anche i miei “elettori”, devo qualcosa dopo tutti i veti alla vicentina (subdoli e ipocriti) subiti anche da chi è nato o tuttora si proclama socialista ma si inchina a chi ha gestito AchilLia, la cui terza sillaba (nel nome composito) sta per la “socialista” Lia Sartori.

Come pagare il debito in maniera costruttiva?

Tornando al 100% dai miei lettori, 100 volte superiori in numero ai miei elettori in provincia e che  mai ho abbandonato con i mei articoli, riassumendo la responsabilità totale di VicenzaPiu.com, provando a fare meglio di prima, forte anche della mia espereinza in politica quasi “sotto copertura”, quello che oggi un candidato, strano a dirsi ma della lista che dice di voler combattere il sistema, per lo meno quello attuale e salvo che non ne voglia instaurare un altro, ha detto che vuole che io continui ad essere per i lettori: un direttore micidiale…

Ecco perchè torno a dirigere personalmente VicenzaPiu.com felice di lasciare la “politica” per fare vera Politica con l’iniziale maiuscola, per discutere di valori su cui basare l’azione ma soprattutto per entrare in azione, senza i veti che ho trovato nell’area di centro sinistra a cui speravo e contavo di poter dare un contributo di discontinuità nelle azioni compiute dai suoi vecchi leader pur nella continuità dei principi del sociaslimo liberale in cui mi piace riconoscermi.

Subito con i media che ho fondato e giorni dopo giorno con l’associazione di cittadinanza attiva che ora sottopongo alla vostra attenzione anche perchè altri intendano, Vicenza Più Coraggio, chiedo ai candidati di pronunciarsi nettamente sui fatti che hanno impoverito e che ancora potranno danneggiare Vicenza e i vicentini e su cosa intendano fare per individuare le responsabilità ed evitarne di simili in futuro: Banca Popolare di Vicenza, Fondazione Roi, gestione prima con un presidente condannato e poi cessione di fatto e senza peso della Fiera di Vicenza, rischio di cessione di Aim, incarichi apicali censurabili al Chiericati e non solo, spartizione dei Cda e di enti, molti dei quali inutili, tolleranz verso dirigenti comunali che hanno infangato il nome della città…

Vicenza, Più Coraggio! Avete allora idee e proposte? Scrivete a cittadini@vipiu.it. Leggerò e rispnderò a tutti così come ho risposto a tutti quelli che mi chedevano consigli e informazioni sul disastrod ella banca Popolare di Vicenza scrivendo a  bpci@vipiu.it

Perchè io ho tanti difetti ma un pregio, quello di essere “micidiale” se prendo un impegno.