Torrione di porta Castello, Jacopo Bulgarini d’Elci: “un monumento a lungo inaccessibile si è rivelato fonte di entusiasmo”

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E’ stato un pacifico assalto quello che si è verificato nei mesi scorsi al Torrione di porta Castello. Numerosi visitatori, interessati a conoscere da vicino la storia del monumento e ad ammirare il suggestivo panorama, si sono affrettati a prenotare la visita occupando tutti i posti a disposizione e creando anche una lista d’attesa. Pertanto l’assessorato alla crescita, con “Fondazione Coppola onlus“, ha deciso di prorogare l’opportunità offerta garantendo nuove visite guidate nel mese di marzo, sabato 3, 10, 17, 24, rispettivamente per tre turni, alle 15, alle 16 e alle 17. Sarà necessario prenotare contattando, entro le 20 del venerdì antecedente il giorno di visita, l’associazione Ardea per la didattica museale, via email all’indirizzo ass.ardea@gmail.com o telefonando al numero 346 5933662.

 


Si darà la precedenza a chi è in lista d’attesa per poi inserire le nuove richieste.

Un grande successo – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci i primi due mesi di apertura del Torrione: la restituzione ai vicentini di un monumento a lungo inaccessibile si è rivelata fonte di entusiasmo, scatenando una vera corsa ad accaparrarsi i posti per le visite guidate. Da gennaio fino ad ora sono già 1200 coloro che hanno raggiunto la sua sommità. Così, dopo una prima proroga a febbraio, si è deciso per un altro mese di scoperta dell’antica torre. Poi, il monumento chiuderà per trasformarsi internamente e diventare galleria permanente dedicata al contemporaneo. Tutto questo, lo voglio ribadire, grazie alla generosa passione di Antonio Coppola, mecenate innamorato dell’arte e del bello.

Le visite saranno organizzate per gruppi, da un minimo di 8 a un massimo di 25 persone. I bambini (sotto i 10 anni) dovranno essere accompagnati.

Il percorso, che partirà dal Giardino Salvi per poi salire le rampe che portano alla sommità del Torrione, aiuterà ad approfondire la conoscenza della città e il ruolo del monumento nella Vicenza del passato. La visita durerà un’ora.

Per accedere al monumento, a causa della presenza di scale, a tratti ripide e con gradini non sempre regolari, è necessario indossare scarpe adeguate, chiuse, senza tacchi, con suola non sdrucciolevole.

Il Torrione di porta Castello, inserito nella cinta urbana medievale facente parte, all’epoca, del cosiddetto “Castello”, venne costruito nel 1343 durante l’occupazione scaligera di Vicenza, probabilmente ristrutturando e ampliando una precedente casa-fortezza appartenuta ad Ezzelino da Romano. Con tale robusta testata difensiva, gli Scaligeri intendevano mantenere al sicuro la via per Verona. Costituiva, infatti, il più potente ed antico dei vari che munivano la città nel medioevo. Con l’aggiunta del coronamento merlato e della lanterna superiore, pertinenti alla successiva dominazione Viscontea, il Torrione assunse le fattezze attuali. Nel corso del ‘600, il Castello, ormai privo del suo ruolo difensivo, fu venduto – tranne il Torrione perché di pubblico passaggio – dalla Serenissima ai Valmarana, che ne trasformarono l’ala nord in un palazzo affacciato sul loro antico giardino. Lo smantellamento delle parti residue, alla fine del ‘700, lasciò pressoché integro il Torrione. Tuttavia, tra l’800 e il ‘900, per motivi di viabilità, fu raddoppiato l’arco d’ingresso e il Torrione affiancato da due passaggi pedonali. L’ultimo restauro risale al 1999. Resta tuttora identificabile il perimetro interno dell’antico Castello – corte d’armi – nell’ampio spazio rettangolare che si apre oltre il portale del Torrione, prospiciente corso Palladio.

Comune di Vicenza