Totem parcheggi Vicenza, Possamai: “Sempre spenti, il caos non è più scusabile”

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Totem parcheggi Vicenza

Giacomo Possamai interviene sul tema parcheggi a Vicenza lamentando il malfunzionamento dei totem. Il candidato sindaco per il centrosinistra cittadino fa riferimento a un’esperienza personale: sabato sera avrebbe vissuto in prima persona il disagio, cercando un posto auto e trovandosi incolonnato in Piazza Matteotti.

“Per l’ennesima volta – racconta -, come accade costantemente da sei mesi, i totem elettronici che riportano il numero di posti liberi nei diversi parcheggi di Vicenza erano saltati“.

E poi aggiunge: “Sono passati più di sei mesi da quando la sosta in città non è più di competenza di AIM ed è stata affidata a GPS. Se nei primi giorni i problemi continui erano forse giustificabili da un fisiologico adeguamento dei servizi, ora la situazione è semplicemente e palesemente prova di inadeguatezza e lassismo.

Da settembre ad oggi – prosegue Possamai -, la lista è lunga: colonnine che distribuiscono biglietti quando il posto di fatto non c’è, sbarre che si aprono o non si aprono senza logica, tabelloni elettronici che non funzionano come nel caso di sabato scorso, che è solo l’ultimo esempio di una disfunzionalità costante. Il danno è plurimo perché non solo vi è un evidente disagio ma si sta creando anche una sorta di psicosi parcheggio, come ha già sottolineato ASCOM mesi or sono. Per non parlare delle lunghe code di auto che non fanno altro che provocare inquinamento ad una città sempre più in crisi da quel punto di vista”.

Per il candidato sindaco Possamai tutto ciò altro non è che una “dimostrazione di incuria e una mancanza di rispetto per i cittadini e i visitatori. A rimetterci sono gli esercizi commerciali, la viabilità e il flusso turistico. Dobbiamo rivedere il sistema parcheggi, creare una città in cui si coniughino comodità e praticità.

Ma per fare questo occorrono visione d’insieme e capacità di intervento e non continue scuse raffazzonate che non portano poi a risolvere alcunché. La coda di auto è metafora di un’attesa più grande: quella di un’amministrazione efficiente“.


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