Traduttore professionista: quattro trucchi per capire se è bravo

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Traduttore professionista
Traduttore professionista

Che si tratti di un CV o una lettera motivazionale con cui ci si sta candidando per una posizione all’estero o dei documenti della propria assicurazione sanitaria sono sempre di più le occasioni per cui può essere necessario oggi rivolgersi a un traduttore professionista. Il mercato dal canto suo non manca di offerta e, soprattutto per le lingue più comuni come l’inglese o lo spagnolo, non è difficile trovare neanche chi propone servizi di traduzione a buon prezzo. Ecco, allora, quattro trucchi che permettono di capire subito se quello che ci si trova davanti è davvero un buon traduttore o meno.

Come capire se il traduttore professionista a cui ci si è rivolti è serio

Può sembrare superfluo ribadirlo, ma la disponibilità a fornire in anticipo e senza impegno un preventivo è un’importante spia della qualità del lavoro di traduzione. Un traduttore professionista serio ha, infatti, delle tariffe prestabilite a cartella (e, cioè, di un tot a parola o caratteri) ma è, soprattutto, in grado di rivederle valutando di volta in volta natura ed entità del lavoro: non è difficile immaginare, del resto, che una cosa sia tradurre una lettera personale e un’altra, completamente diversa, sia invece tradurre un saggio scientifico di prossima pubblicazione. In un caso e nell’altro, comunque, sarebbe meglio da clienti dubitare di chi propone tariffe troppo basse, di pochi centesimi a parola: quasi sicuramente quello del traduttore si rivelerà in questo caso un lavoro veloce e approssimativo, tanto da non rendere azzardato paragonare il risultato finale con quello che si sarebbe semplicemente potuto ottenere usando traduttori automatici come Google Traslate per esempio.

Quello che dovrebbe fare un buon traduttore professionista non è, del resto, semplicemente tradurre parola per parola, frase per frase dalla lingua di partenza a quella di destinazione i documenti in questione ma, piuttosto, renderli realmente dotati di senso nella nuova lingua. Per farlo deve padroneggiarla in tutto e per tutto ed è per questo che sarebbe sempre meglio optare per un traduttore professionista madrelingua: solo così, infatti, può lavorare in maniera meno letterale e più in direzione di un adattamento del testo alla nuova lingua.

È un aspetto, l’ultimo, decisamente importante soprattutto per la traduzione settore legale e, cioè, quando si ha necessità di tradurre in una lingua diversa dall’originale contratti, testamenti o documenti di ogni altro tipo. Perché continuino a conservare significato anche alla fine del lavoro di traduzione e agli occhi di chi li leggerà nella nuova lingua è necessario che il traduttore conosca bene gli istituti, le normative in questione e sappia trasporli nei corrispondenti esteri. La traduzione legale richiede, comunque, qualche accortezza in più: solo un traduttore iscritto all’apposito albo può realizzare, infatti, traduzioni che continuino ad avere un valore legale o proporre ai propri clienti soluzioni per le traduzioni verificate o le traduzioni giurate.

Spesso, ed è uno dei dubbi più comuni tra chi ha bisogno di rivolgersi a un traduttore professionista ed è preoccupato di scegliere il migliore, rivolgersi a un’agenzia di traduzione è meglio sia nel caso appena citato della traduzione legale e sia in molte altre occasioni in cui si ha necessità di ottenere traduzioni di buona qualità: qui, infatti, il network di traduttori professionisti collabora anche a rivedere le singole traduzioni dei colleghi e assicurare al cliente un risultato ottimale.