Traffico di droga nella movida di Cagliari, 7 arresti

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Quattro persone in carcere, tre ai domiciliari e oltre 15 chili di droga sequestrati tra ketamina, cocaina, hashish e marijuana. È questo il bilancio della maxi operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari, scattata all’alba di oggi, lunedì 7 aprile.

Un traffico esteso e ben organizzato che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato gestito da una rete di dj e organizzatori di eventi attivi nella movida cagliaritana. Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Cagliari con l’accusa, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti di tipo sintetico.

L’attività investigativa, avviata nel 2023 e coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia, ha permesso di scoperchiare un vasto giro di ketamina, MDMA, cocaina, hashish e marijuana, destinato in gran parte ai locali notturni di Cagliari e hinterland. Le droghe venivano vendute anche a giovanissimi, in un contesto in cui l’uso di stupefacenti veniva presentato come parte integrante della serata e del divertimento. Fondamentale nella gestione del traffico lo sfruttamento di app criptate come Telegram, Signal e WhatsApp, utilizzate per organizzare vendite, spedizioni e comunicazioni tra fornitori, corrieri e spacciatori.

Nel corso delle indagini sono stati eseguiti anche 9 arresti in flagranza, uno dei quali fuori dalla Sardegna a Viterbo, e sequestrati oltre 4 kg di ketamina (in diverse forme: liquida, cristallizzata e in polvere), 7,5 kg di cocaina, 2 kg di hashish, 1 kg di marijuana, 300 pasticche di MDMA, diversi grammi di 2C-B (una potente sostanza psicotropa) e oltre 19.500 euro in contanti. Tra i fornitori individuati anche un corriere incaricato di trasportare oltre 4 chili di ketamina liquida nascosti all’interno di un autocarro appositamente modificato per superare i controlli alle frontiere.

Secondo le ipotesi investigative, il principale indagato è un noto dj cagliaritano che avrebbe effettuato frequenti viaggi all’estero per mantenere i contatti con i canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti. Gli indagati, tutti operativi nel settore dell’intrattenimento, avrebbero così sfruttato serate ed eventi nei locali notturni per alimentare un mercato illecito altamente redditizio ma estremamente pericoloso per la salute dei più giovani.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).