Transenne in Piazza Castello, la vibrante protesta di Coalizione Civica e Da Adesso in Poi

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Transenne piazza Castello
Transenne piazza Castello

“Ecco l’ordine promesso in campagna elettorale – esordiscono in un comunicato Leonardo Dodo Nicolai e Mattia Pilan di Coalizione Civica commentando le modifiche effettuate ieri a Piazza Castello – I vicentini vengono incasellati in recinti, mentre le macchine sono libere di andare dove vogliono. Una vera e propria rivoluzione, non c’è che dire: da piazza Castello a strada Castello, silenziosamente, rendendolo subdolamente accettabile anche ai cittadini.”

“Piano piano – concludono Nicolai e Pilan – Vicenza, città bellissima e patrimonio dell’Unesco, diventa più brutta e invivibile grazie ad una amministrazione incapace di trovare vere soluzioni e sorda alle esigenze reali dei cittadini.”


Questa mattina – afferma il presidente dell’ Associazione civica Da Adesso in Poi Nicola Fantin – ci siamo svegliati sorpresi e amareggiati alla vista del transennamento di Piazza Castello poiché, per quanto ci riguarda, un cambiamento così impattante avrebbe dovuto essere presentato alla cittadinanza prima della sua attuazione. E invece nel giro di 24 ore ci siamo trovati una piazza con delle vistose barriere architettoniche senza alcuna spiegazione. Sarebbe stato un gesto doveroso da parte dell’Amministrazione comunale quello di chiarire ai cittadini le motivazioni che hanno portato a questa decisione.

Una scelta di trasparenza per fugare alcuni interrogativi che oggi invece ci stiamo ponendo! Perché Piazza Castello è stata transennata? Per motivi di sicurezza? Rispetta i vincoli paesaggistici ed è stato ottenuto un via libera dalla Soprintendenza? Gli ambulanti ed i commercianti sono stati coinvolti? Se il problema è legato, ad esempio, al tema della sicurezza siamo certi che la soluzione del transennamento fosse l’unica opzione immaginabile? Possibile che questa Giunta non si accorga che così facendo crea continue divisioni?

Noi non vogliamo entrare nella polemica tra fazioni che si limita a definire se: “è giusto/è sbagliato, mi piace/non mi piace” e lasciamo da parte i criteri estetici e soggettivi. Oggettivamente, però, constatiamo che ancora una volta le scelte urbanistiche e di mobilità di questa Amministrazione vengano prese senza ascoltare i cittadini e comunicate a posteriori.