“Ieri abbiamo approvato il disegno di legge sul riordino della governance del trasporto pubblico locale che ora passerà all’esame del Consiglio Regionale. Si tratta della riforma di un settore che riguarda interessi importanti sia dal punto di vista economico, muovendo direttamente ben oltre un miliardo di euro all’anno tra contributi per ferro-gomma e ricavi da tariffe, sia dal punto di vista degli utenti del territorio, con circa 450 milioni di spostamenti ogni anno, tra lavoratori, studenti e turisti. Considerata la strategicità del provvedimento, che mira ad una gestione sempre più efficiente delle risorse e ad una pianificazione efficace dei servizi, l’auspicio è di lavorare insieme con il Consiglio Regionale in modo da arrivare, in tempi rapidi, alla definizione di una legge il più condivisa possibile”.
Lo ha detto la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, con riferimento all’approvazione del disegno di legge di iniziativa della giunta contenente modifiche alla legge regionale n. 25 del 1998 che disciplina il trasporto pubblico locale.
“Siamo partiti con questa riforma, fin dall’approvazione del Piano Regionale dei Trasporti nel luglio del 2020, con l’obiettivo di snellire la complessità organizzativa e funzionale di un sistema attualmente molto frammentato, che vede la presenza, per i trasporti su gomma e acqua, di sette Bacini territoriali, sette Enti di governo e 29 vettori anche al fine di puntare all’integrazione con il ferro per un sistema organizzato in un bacino regionale unico – ha precisato la Vicepresidente De Berti –. Mediante la costituzione di Agenzie per ciascuno bacino ottimale con funzioni di Ente di governo e il rafforzamento del ruolo di indirizzo e monitoraggio del servizio da parte della Regione, andiamo a conseguire una maggiore efficacia ed efficienza sia nella pianificazione sia nella gestione operativa del servizio, così da adeguare maggiormente il servizio di trasporto ai fabbisogni degli utenti”.