Tre agenti penitenziari colpiti da due molotov al S. Pio X di Vicenza ma disordini sedati, USPP: servono più organico e taser

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Interni del carcere di S. Pio X (immagine di archivio)
Interni del carcere di S. Pio X (immagine di archivio)

La Segreteria Regionale USPP (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria) del Triveneto segnala la sesta aggressione del 2020 ai danni del personale di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Vicenza. Nonostante l’emergenza nazionale dovuta al Covid-19, che sta attanagliando anche le strutture penitenziarie, i detenuti della Casa Circondariale di Vicenza non arrestano la loro aggressività nei confronti dei poliziotti penitenziari.

Questa mattina verso le ore 08.15, durante la perquisizione ordinaria, due detenuti, uno italiano ed uno straniero, ristretti in una sezione a custodia aperta, si sono opposti alla perquisizione, barricandosi in camera. Immediatamente hanno iniziato a lanciare verso gli agenti penitenziari dei pezzi di ceramica ricavati dalla rottura del water per poi finire con il lancio di due molotov, realizzate con la modifica dei fornelletti in uso.

Durante l’intervento tre agenti penitenziari hanno subito lesioni a causa delle esalazioni di fumo e dei colpi loro inferti dai ristretti, riportando contusioni multiple refertate con 3 gg di prognosi ciascuno.

Entrambi i detenuti sono giunti alla Casa Circondariale di Vicenza trasferiti da altre strutture da cui erano stati allontanati per fatti analoghi.

Grazie alla elevata professionalità ed all’alto senso del dovere i poliziotti intervenuti, coordinati dal Comandante di Reparto, sono riusciti a riportare l’ordine interno e ad evitare peggiori conseguenze a persone o cose.

La Segreteria Regionale Uspp del Triveneto torna a chiedere ai vertici del Dap e al Ministro della Giustizia urgenti interventi finalizzati a incrementare l’organico del Reparto di Polizia Penitenziaria di Vicenza e ad allontanare i detenuti violenti, nonché a dotare i poliziotti di idonei strumenti per difendersi dalle aggressioni, quali i dissuasori elettrici.

La Segreteria Regionale USPP del Triveneto