Tregua fiscale, Margherita Monti (Commercialisti di Vicenza): “serve proroga”

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La tregua fiscale – riporta un comunicato dell’Odcec di Vicenza – terminerà il 15 ottobre e dal 16 ripartiranno i pignoramenti e l’attività di riscossione, anche se l’emergenza sanitaria è stata prorogata. La tregua fiscale ha riguardato la sospensione del versamento di tutte le entrate, tributarie e non, derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’agente per la riscossione. Le cartelle sospese sono quasi 9 milioni e la stragrande maggioranza riguarda debiti inferiori ai 5mila, mentre il 36% dei casi riguarda tasse non pagate.

I pagamenti che erano stati sospesi dall’8 marzo (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. “zona rossa” la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020) al 15 ottobre 2020, dovranno essere effettuati entro il 30 novembre, ovvero entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione.

La fine della sospensione riguarda prevalentemente questi atti fiscali: cartelle di pagamento; avvisi di accertamento esecutivi; avvisi di accertamento in materia doganale; ingiunzioni degli enti territoriali; nuovi avvisi di accertamento esecutivi per i tributi locali.

Per le cartelle di pagamento in scadenza nel periodo di sospensione (quindi al 15 ottobre), è possibile richiedere una rateizzazione. La domanda per evitare l’attivazione delle procedure di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, dovrà essere presentata entro il 30 novembre 2020.

“Certamente si sapeva che sarebbe arrivato il 15 ottobre – osserva Margherita Monti, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza –  e che l’Agenzia delle Entrate avrebbe inviato le oltre 8 milioni di cartelle esattoriali rimaste nel cassetto per agevolare finanziariamente i contribuenti tutti imprese e cittadini in un momento di grave crisi da Covid 19. Però l’emergenza economica a seguito di quella sanitaria ancora in pieno vigore non è ancora terminata. Le casse dell’Erario hanno la necessità di essere rimpinguate ma il “periodo di magra” riguarda anche le imprese e i cittadini ai quali non è sufficiente concedere delle rateizzazioni, bensì è necessario prevedere un’ulteriore proroga così come è avvenuto per lo stato di emergenza sanitaria al 31 gennaio 2021. Dopo di chè sarà utile pensare a rateizzazioni lunghe perché all’economia del nostro Paese non sarà sufficiente il 2021 per ritornare a posizionarsi ai livelli degli anni passati. Tutti assieme: categorie professionali e impresa ci mobilitiamo affinchè sia rinviata questa attività di riscossione.”