È stato pubblicato il rapporto annuale che Legambiente cura sul trasporto ferroviario veneto, e le novità non sono affatto buone per i pendolari nostrani. “Ancora una volta la Regione finisce per essere bacchettata, e stavolta non è una forza politica o un gruppo di pendolari infuriati – dice la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin – ma un’associazione come Legambiente, che ha raccolto un gran numero di dati e informazioni sul trasporto ferroviario veneto.“
Le tratte peggiori secondo l’associazione sono la Monselice-Mantova, la Treviso-Portogruaro, la Vicenza-Schio e la Verona-Rovigo-Chioggia. Nella lista delle magagne finiscono ritardi continui, sovraffollamenti, treni obsoleti, corse con continui cambi che rendono la vita impossibile ai pendolari, tagli continui sulle corse e una sfilza di ritardi che fa passare la voglia ai pendolari di utilizzare il trasporto su rotaia.
“Ma in generale è tutta la situazione a non essere più accettabile – si rammarica Baldin – non vengono fatti investimenti degni di questo nome da quasi 30 anni e rispetto ad altre regioni siamo nettamente indietro sul tema del trasporto ferroviario.”
“Della metropolitana di superficie non si sente più parlare – continua la consigliera del Movimento 5 Stelle – e solamente alcune tratte ritenute strategiche dal punto di vista elettorale dal governo veneto vengono curate un po’. Così abbiamo pendolari e viaggiatori di serie a e di serie b, ma noi questo non possiamo accettarlo.”
“Raccogliamo ormai da due anni continue segnalazioni da parte di utenti infuriati – attacca Baldin – e la Regione, invece di fare qualcosa, si limita ai soliti annunci e alle solite inaugurazioni di materiale rotabile per qualche zona di rilievo elettorale. Tutti gli altri devono accontentarsi di treni in cui piove dentro, caldi d’estate e gelid d’inverno, con continui ritardi e una lista di problemi lunga così.”
Movimento 5 Stelle Veneto