Tricolore per i partigiani morti “cade e pezzi”, Motteran dei volontari di guerra: “ne regaliamo noi uno all’Anpi”

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Partigiani, bandiera Anpi (foto d'archivio)
Partigiani, bandiera Anpi (foto d'archivio)

“Quella bandiera tricolore è logora e si sta oramai stracciando da sola: sia mai che cada a pezzi e che l’Anpi denunci un atto vandalico o una provocazione”. Ad affermarlo – con un comunicato in riferimento al consunto tricolore che fa triste mostra di sè lungo la strada provinciale Priabonese, sul pennone del cippo dedicato ai quattro partigiani fucilati nel dicembre 1944 – è il presidente della Federazione provinciale di Vicenza dell’Anvg, l’Associazione nazionale volontari di guerra, ten. col. Francesco Motteran.

“Ancor più alla vigilia della ricorrenza del 25 aprile fa riflettere il fatto che l’Anpi non riesca a rendere decorosi i siti che ricordano partigiani uccisi durante la guerra – prosegue il presidente Motteran -. Già alcuni anni fa quel luogo era salito agli onori della cronaca proprio per il fatto che brandelli di bandiera erano stati trovati laceri ai piedi del pennone. L’Anpi aveva subito interpretato l’episodio come atto vandalico e provocazione, ma nulla esclude che anche in quell’occasione la bandiera fosse semplicemente logora e fosse caduta da sola. Come sta accadendo adesso”.

Nella precedente occasione non erano nemmeno stati i soci dell’associazione partigiana, bensì i bravissimi alpini a ripristinare il luogo, riposizionando il tricolore con una semplice cerimonia di alzabandiera.

“Se l’Anpi è d’accordo – conclude il ten. col. Motteran- ci offriamo volentieri noi di fornirgli un tricolore e di portarglielo ufficialmente in dono”.