Il reddito di cittadinanza, come lo ius soli o il ddl Zan, è una di quelle leggi divisive, con due fazioni opposte tra chi pensa sia il male assoluto e chi invece sia un’ottima soluzione. Nel mezzo, dato che a differenza delle altre due il rdc esiste già, da un paio d’anni, esso viene percepito da diverse persone. La misura dovrebbe essere legata direttamente all’inserimento lavorativo, ma spesso i suoi detrattori sostengono che elargisca soldi per stare sul divano, favorendo magari il lavoretto in nero e scoraggiando addirittura i giovani a cercare lavoro, con buona pace di ristoratori e altri imprenditori che non trovano personale. A Trissino, il sindaco Davide Faccio ha proposto di far svolgere quelli che un tempo si chiamavano lavori socialmente utili o lavori magari solitamente appaltati a ditte, come lo sfalcio dell’erba o altre mansioni appunto utili alla comunità, proprio ai percettori di reddito di cittadinanza. “A settembre chiederò un incontro a tutte le persone che a Trissino percepiscono il reddito di cittadinanza – annuncia il primo cittadino su Facebook – li inviterò a rendersi disponibili per la pulizia del paese, mi pare una cosa giusta, vediamo cosa ne uscirà”.