La recente notizia sulla imminente ripresa delle trivellazioni per l’estrazione di gas e petrolio in Italia grazie a un emendamento di modifica al Dl Aiuti ter, trova il favore di FederPetroli. (ne avevamo scritto qui, clicca).
“Le parole che ripetiamo da anni sono state ascoltate – commenta il presidente Michele Marsiglia al pacchetto in misura di caro-energia licenziato dal Consiglio dei Ministri venerdì -. Dopo anni ripartiamo con l’Oil & Gas italiano. Questo vuol dire che le migliaia di aziende del comparto energetico italiano ed i contrattisti ritorneranno a investire e operare in Italia-
Sono anni – prosegue -, che ripetiamo di sfruttare i nostri giacimenti di petrolio e gas. In particolare oggi che questa situazione energetica internazionale ha portato criticità per l’industria ed i consumatori. Abbiamo già pianificato i meeting per lo studio delle mappe e dei giacimenti da riprendere e quelli ancora in fase di sviluppo.
Parliamo di quantità dai 300 ai 450 miliardi di metri cubi di gas, per non parlare del petrolio ancora intrappolato nel nostro sottosuolo. Dall’Adriatico allo Ionio, Offshore siciliano e poi in tutta la Penisola. La Pianura Padana anche se sfruttata da anni ha ancora risorse nascoste, cosi come per la Basilicata e gran parte del Sud Italia. Penso solo a tutti i pozzi fermi e non eroganti”.
Il Presidente di FederPetroli Italia aggiunge qualche parola riguardo ai nuovi limiti di esplorazione e produzione petrolifera tra le 9 e 12 miglia dalla costa: “Sono dispiaciuto che solo oggi tutto questo è possibile. Anni fa lottammo per mettere in produzione alcuni giacimenti e per la piattaforma di Ombrina Mare a largo delle coste abruzzesi, non ci fu niente da fare e l’azienda decise di optare per una chiusura mineraria. A distanza di anni, un progetto che ho sempre avuto a cuore, forse si potrà realizzare per dare petrolio e metano all’Italia.
Massima disponibilità al Governo e ai Ministeri competenti già dai prossimi giorni per un confronto tecnico-costruttivo per programmare e studiare gli step e i processi di eco-sostenibilità per le fasi di trivellazione e produzione dei siti e giacimenti da utilizzare. Già sono a noi giunte tesi discordanti e gruppi ostativi ai nuovi cantieri. Bisogna decidersi, accettare dei compromessi e ragionare con criterio, altrimenti saremo condannati eternamente ad una situazione di deficit energetico”, conclude Marsiglia.