
PADOVA (ITALPRESS) – Dopo il trionfo del 2023, Michele Gallo torna sul podio dello storico “Trofeo Luxardo” di Padova, salendo questa volta sul secondo gradino. Il 23enne azzurro, campione europeo in carica, ha conquistato una splendida medaglia d’argento nella 66^ edizione della “classicissima” italiana di Coppa del Mondo di sciabola maschile vinta quest’anno dal francese Jean-Philippe Patrice dopo una finale che ha regalato spettacolo ed emozioni.
Un grande debutto per il nuovo CT dell’Italia degli sciabolatori Andrea Terenzio, che plaude anche al quinto posto di Luca Curatoli. È stato sontuoso l’intero percorso di gara del carabiniere salernitano, che si allena a Bologna, verso il suo terzo podio in Coppa del Mondo. Michele Gallo ha debuttato con un 15-5 sul tedesco Schenkel, per poi superare per 15-10 l’uzbeko Kodirov. D’autorità anche il successo negli ottavi, con il punteggio di 15-9, sul francese Garrigue. Tra i “top 8”, e dunque sulla pedana principale della Kione Arena di cui era stato già grande protagonista due anni fa, Michele si è esaltato nel quarto di finale contro il cinese Shen, battuto per 15-13 nell’assalto che ha dato all’azzurro la certezza del podio, ma non sensazioni d’appagamento.
Anzi. Spettacolare, infatti, è stata la semifinale contro il colosso coreano Sanguk Oh decisa all’ultima stoccata: sotto 4-9, Gallo ha piazzato una rimonta strepitosa, l’asiatico non ha mollato e si è arrivati così sul 14-14, quando l’azzurro ha messo a segno una splendida parata e risposta che gli è valsa il pass per la finale contro il francese Jean-Philippe Patrice. Nell’ultimo atto lo sciabolatore italiano ha subito in avvio un parziale negativo, che non è più riuscito a recuperare: è stato dunque il 27enne transalpino – che in Veneto un po’ sente aria di casa, da marito della fiorettista azzurra Erica Cipressa – ad esultare per il verdetto di 15-10.
A Michele Gallo, oltre alla medaglia d’argento, in quanto miglior italiano in gara è andato anche il premio intitolato all’ex Presidente del Petrarca Padova e sciabolatore azzurro Guido Beneventi, in un’edizione idealmente dedicata alla memoria dell’olimpionico della sciabola Gianfranco Dalla Barba, medico e campione iconico della scherma italiana, scomparso lo scorso novembre e ricordato con un toccante video e un commosso applauso prima della finale del 66° Trofeo Luxardo. A Franco Luxardo, patron della kermesse, la sorella di Gianfranco Dalla Barba ha donato la medaglia di bronzo vinta da suo fratello ai Giochi Olimpici di Seul 1988.
“È una grande gioia tornare sul podio di questa gara stupenda per tutti gli sciabolatori del mondo e in particolare per noi italiani. Mi sentivo bene e in tutti gli assalti, in particolare nella semifinale contro Oh, mi sono divertito moltissimo a tirare. L’appuntamento con Padova ora è per domani: teniamo moltissimo alla gara a squadra. E poi l’anno prossimo per puntare a qualcosa d’importante visto che la Kione Arena mi emoziona tantissimo”, le parole di Gallo.
Prestazione positiva per Luca Curatoli, che ha chiuso ai piedi del podio. Il napoletano delle Fiamme Oro ha superato uno dopo l’altro il tedesco Mueller (15-4), l’uzbeko Abdazov (15-13) e il rumeno Teodosiu (15-11), andandosi a giocare il match per la medaglia contro l’egiziano Elsissy. Qui Curatoli è stato superato nelle battute finali per 15-11, chiudendo il suo Luxardo – che vinse nel 2019 – con un 5° posto di tutto rispetto.
Stop nei 16esimi di finale per l’argento dello scorso anno Gigi Samele (18°), Leonardo Dreossi (24°), Pietro Torre (25°) e Dario Cavaliere (31°), mentre si erano fermati nel turno precedente Edoardo Cantini (44°), Giacomo Mignizzi (52°), Daniele Franciosa (55°) ed Edoardo Reale (63°). Domani la tappa di Coppa del Mondo di sciabola maschile a Padova si chiuderà con la prova a squadre. L’Italia del ct Terenzio sarà in pedana con Luca Curatoli, Michele Gallo, Pietro Torre e Dario Cavaliere. Per gli azzurri debutto nei 16esimi di finale (alle ore 10) contro l’Uzbekistan.
-Foto Federscherma-
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