“Dolore, orrore e sgomento. Siamo di fronte a una tragedia immane. Il primo pensiero, e il cordoglio di tutto il Veneto e mio personale, vanno alla famiglia di Giulia Cecchettin, andata incontro a una fine orribile mentre avrebbe dovuto festeggiare un traguardo per lei storico come la laurea”.
Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta il ritrovamento del cadavere della giovane della provincia di Venezia, scomparsa con l’ex fidanzato alcuni giorni fa.
“Siamo di fronte a una vicenda che provoca enorme tristezza, nelle famiglie dei due ragazzi ma anche in tutta la nostra comunità – aggiunge Zaia – Abbiamo sperato fino alla fine per la sorte di Giulia, nonostante la situazione col passare dei giorni sia divenuta sempre più complessa e le ipotesi andassero restringendosi. Andrà ora chiarita fino in fondo dagli inquirenti ogni responsabilità; scrivo questo messaggio mentre sono ancora in corso gli sforzi degli investigatori per rintracciare Filippo Turetta, che auspico possano avere presto riscontri. Il mio pensiero e la mia vicinanza vanno ai familiari, agli amici e alle persone che vogliono bene a Giulia: a tutti coloro che stanno vivendo ora, con cuore spezzato, una vicenda alla quale non avremmo mai voluto assistere. Un ringraziamento a tutti gli uomini in divisa e ai numerosi volontari che sono impegnati nelle operazioni”.
La vicenda di Giulia Cecchettin
Il corpo è di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa da una settimana insieme all’ex fidanzato Filippo Turetta, quello trovato stamane dai vigili del fuoco nei pressi di Barcis (Pordenone).
Il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, all’ANSA: “Il corpo dovrebbe essere il suo, – afferma Cerchi – ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma”.
Il cadavere è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo (Pordenone), in località Pian delle more.
L’appello del procuratore di Venezia, ‘Filippo costituisciti’
Un appello a Filippo Turetta, il giovane accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. “E’ un appello – ha spiegato ai giornalisti – al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti” ha detto Cherchi ai microfoni del Tg1.
“Speravamo di non dover dare questa notizia – ha aggiunto, rifendosi al ritrovamento del corpo di Giulia – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.