Truffa postale ad anziana di Vicenza, Poste Italiane: “Prelievi bloccati in tempo. Consigli per difendersi”

786
Truffa telefonica postale (immagine di repertorio)
Truffa telefonica (immagine di repertorio)

La “truffa postale” scoperta lo scorso 23 giugno a Vicenza a danno di una anziana non è andata a buon fine. Lo rende noto Poste Italiane che precisa: “Grazie all’intervento della Polizia e al supporto fornito dall’ufficio postale di Viale Roma la truffa è fallita prima che il denaro venisse trasferito nel conto del truffatore“.

Inizialmente – lo ricordiamo – la Questura di Vicenza aveva reso noto che aveva avviato indagini anche sulla base del fatto che “in quell’occasione, purtroppo, la signora apprendeva che, sino a quel momento, le erano già stati prelevati 30mila euro”.

Bene per la cliente vicentina, dunque, essere riuscita a sottrarsi in tempo alla tentata truffa postale. L’episodio viene quindi preso da pretesto da Poste Italiane per fornire indicazioni ai propri clienti e parte da un punto fermo per mettere in guardia i cittadini.

“Poste Italiane e PostePay Spa non chiedono mai dati riservati in nessuna modalità, via telefono, e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center, e per nessuno scopo. Se qualcuno, presentandosi come un operatore del Gruppo, chiede queste informazioni sta sicuramente mettendo in atto un tentativo di frode. Nel dubbio – aggiunge Poste Italia – è sempre possibile rivolgersi al personale di un ufficio postale per chiedere chiarimenti, come avvenuto la scorsa settimana alle Poste Centrali di Vicenza in viale Roma. Una signora aveva inizialmente creduto ad un falso funzionario di Poste.

In generale, sono poche e semplici le regole da osservare per evitare spiacevoli sorprese – continua la società – quando si opera online con il proprio conto. Nella sezione dedicata alla sicurezza del nostro sito sono elencati i consigli da tenere a mente e ci sono vari video che spiegano i tipi principali di truffe online e sulle App, per esempio quando si fa un acquisto e-commerce, o attraverso fenomeni quali lo smishing, il phishing, il vishing e i canali social”.

Poste Italiane va oltre e suggerisce inoltre di “controllare sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verifica che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro. In ogni caso, inoltre, non bisogna mai scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale e nemmeno cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette. Se per errore dovesse accadere, non bisogna autenticarsi sul sito falso, anzi, chiudere subito il web browser. Consigliamo inoltre di segnalare sempre a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it. Fatto questo, ricordiamoci di cestinarle e cancellarle anche dal cestino”.