Il ristoro per i truffati non c’è, Moretti: “se avessero attivato il fondo di Gentiloni…”

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Luigi Ugone con Matteo Salvini, Zaia e Francesco Rucco in campagna elettorale 2018 a Vicenza
Luigi Ugone con Matteo Salvini, Zaia e Francesco Rucco in campagna elettorale 2018 a Vicenza

“A due mesi dalla passerella propagandistica a Vicenza con i soliti slogan anti Ue, il Governo Salvini-Di Maio ancora non è riuscito a dare una risposta alle migliaia di risparmiatori truffati dalle banche. Ieri abbiamo assistito all’ennesimo rinvio perché non sanno che pesci prendere, sull’argomento hanno promesso di tutto e di più in maniera irresponsabile”.

Così Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito Democratico commenta il nulla di fatto a Palazzo Chigi a proposito dei decreti attuativi per rimborsare le vittime del crac delle Popolari, in attesa dell’annunciato nuovo incontro della prossima settimana tra il premier Conte e le associazioni dei risparmiatori.

“Anche su questo tema nel Governo ognuno parla una lingua diversa e il conto di tanta approssimazione, che sta paralizzando il Paese, lo pagano gli italiani – continua Moretti – Le promesse dei due vicepremier sui soldi per tutti ‘a prescindere’, senza un giudice che stabilisca chi ha diritto e chi no, si è infranta di fronte alla realtà: continuando su quella strada è assai probabile che l’Unione Europea apra una procedura d’infrazione per aiuti di Stato e che i funzionari del ministero debbano rispondere di danno erariale. L’avevamo denunciato in tempi non sospetti. Si poteva e doveva agire diversamente prima dell’approvazione della legge di bilancio, poiché già allora l’Ue aveva avvisato il Governo che l’accoglimento della proposta italiana era a rischio. Ma Lega e Cinque Stelle, nella loro campagna elettorale permanente, hanno voluto mostrare i muscoli in vista delle Europee. E così siamo sempre al punto di partenza. Avessero attivato il Fondo ristoro creato dal Governo Gentiloni, non ci saremmo trovati in questa situazione”.