Truffa ad anziana di Bassano del Grappa: due arresti a Napoli

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attività dei carabinieri contro le truffe agli anziani

Non sembra conoscere limiti l’odioso fenomeno delle truffe agli anziani, contro il quale non si ferma l’impegno delle forze dell’ordine, sia a livello di prevenzione sia intervenendo contro i presunti responsabili.

Nella tarda mattinata di ieri 29 agosto, i carabinieri Sezione Operativa di Bassano del Grappa, con il supporto del personale della Stazione Carabinieri di Napoli Secondigliano, hanno posto agli arresti domiciliari un 49enne e di un 34enne, entrambi residenti nel capoluogo partenopeo, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di truffa aggravata nei confronti di donna di 81 anni di Bassano del Grappa.

La truffa risale allo scorso 27 marzo: l’anziana era stata contatta sul telefono di casa da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri, il quale, dopo averle chiesto alcune informazioni, tra le quali il suo numero di cellulare, le aveva riferito – cosa del tutto falsa – che il figlio era in stato di fermo presso una non meglio indicata caserma dei Carabinieri in quanto aveva investito un motociclista mentre guidava parlando al cellulare, e che, per tale fatto, rischiava sino a 10 anni di carcere; pertanto, continuava il falso militare, il figlio aveva contattato un avvocato il quale l’avrebbe a sua volta raggiunta telefonicamente per fornirle indicazioni su come poter aiutare il ragazzo.

Effettivamente, subito dopo, la donna è stata contatta al cellulare da un sedicente legale il quale le ha ribadito il rischio di condanna per il figlio, aggiungendo che per evitare la reclusione bisognava pagare la somma di 7.600,00 euro, in parte già elargiti dal figlio stesso. Se non fosse stata in possesso di tale somma, la donna poteva consegnare a garanzia del futuro pagamento dei monili d’oro. Il finto avvocato aveva poi concluso la chiamata preannunciando che a breve sarebbe passato a casa della signora un suo collaboratore per ritirare quanto richiesto. Cosa effettivamente avvenuta un quarto d’ora dopo, con l’anziana esortata a consegnare più gioielli di quanti inizialmente avesse racimolato, poiché a dire dell’avvocato il loro controvalore non sarebbe stato sufficiente a garantire le spese. L’interlocutore, non pago di quanto già estorto alla vittima, ha poi continuato a pressarla, riferendole che la situazione del figlio si stava aggravando e che l’oro fornito non era sufficiente e riuscendo a farsi consegnare altri preziosi.

Solo più tardi la donna, avuta assicurazione dal sedicente avvocato che per il figlio tutto si fosse risolto per il meglio, ha contattato i propri congiunti, rendendosi conto di essere stata vittima di una truffa. Nel complesso, in sede di denuncia presentata il 28 marzo presso la Stazione Carabinieri di Bassano del Grappa, l’anziana ha riferito di aver consegnato ai due malfattori circa 550 gr. di gioielli, per un valore approssimativo di circa centomila euro.

Le immediate indagini, condotte dalla Sezione Operativa dei Carabinieri di Bassano del Grappa, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Vicenza, hanno consentito dapprima di individuare la vettura utilizzata dagli indagati per spostarsi tra Napoli e Bassano, e poi di identificare, con assoluta certezza, gli stessi quali autori della truffa. L’A.G. berica, concordando con quanto raccolto dalla Polizia Giudiziaria operante, ha dunque avanzato richiesta per l’irrogazione di una misura cautelare al G.I.P. del Tribunale di Vicenza, che pertanto ha disposto per gli indagati – peraltro già sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari – la sottoposizione ad un’ulteriore, analoga misura.

Nella circostanza, il Capitano Matteo Alessandrelli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, ha ribadito come “le truffe sono un fenomeno diffuso che prende di mira soprattutto le persone fragili o anziane. Per non cadere in questo genere di raggiri è spesso sufficiente prendere alcune precauzioni e ricordarsi sempre che le Forze di Polizia non chiedono mai denaro per assistere i cittadini”.

Truffe agli anziani, tanti precedenti

L’arresto di Napoli è il più recente di una serie di analoghi provvedimenti eseguiti nell’anno dai militari dell’Arma sul territorio della Provincia di Vicenza, nell’ambito del quale il Comando Provinciale dei Carabinieri ha portato avanti una capillare e funzionale attività di prevenzione, attraverso gli ormai noti incontri con la popolazione e le importanti campagne informative, come quella svolta in collaborazione con la Centrale del Latte di Vicenza, la diffusione del dépliant informativo realizzato con l’URIPA o l’iniziativa intrapresa con la Società Vicentina Trasporti per l’affissione, sugli autobus di linea, dell’iconico messaggio “Fermiamo le truffe agli anziani”.

Per quanto riguarda l’attività repressiva, l’8 aprile scorso, a Torri di Quartesolo, i militari della Compagnia di Vicenza hanno tratto in arresto in flagranza del reato di truffa aggravata in concorso due pregiudicati, entrambi italiani, residenti fuori regione, che poco prima avevano perpetrato una truffa ai danni di una signora 86enne del posto, con la consolidata tecnica della telefonata da parte del sedicente Maresciallo dei Carabinieri. Nell’occasione, l’ignara vittima aveva consegnato loro 6mila euro in contanti. Ancora, il 14 maggio 2024, militari della Compagnia di Schio hanno arrestato una 19enne di origini pugliesi, ritenuta responsabile di truffa ai danni di una 60enne scledense, compiuta con le medesime modalità, ovvero tramite telefonata da un sedicente carabiniere, il quale le aveva riferito che il figlio aveva provocato un incidente stradale ed aveva investito un bambino di otto anni e che, pertanto, aveva bisogno di soldi per le spese giudiziarie. A distanza di pochi minuti, si era presentata a casa della vittima una giovane che si appropriava temporaneamente degli ori che la donna aveva appoggiato sul tavolo. Prima di allontanarsi, però, la vittima, evidentemente resasi conto del raggiro, iniziava ad urlare riuscendo a recuperare gli oggetti che la truffatrice aveva nel frattempo inserito nella propria borsa, attirando l’attenzione di un vicino di casa che, dopo aver allertato i Carabinieri tramite il numero di emergenza 112, interveniva bloccando la giovane nell’androne delle scale.

Infine, nella mattinata del 22 maggio 2024, una signora di 86 anni residente a Marostica, riceveva sulla propria utenza fissa una telefonata da parte di un sedicente Carabiniere il quale la informava falsamente che la figlia aveva provocato un incidente stradale e aveva urgentemente bisogno di soldi per risarcire la controparte, a causa delle lesioni provocate, ed evitare ulteriori conseguenze penali. L’immediata attivazione dei militari della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa ha permesso di intercettare e arrestare, nei pressi dell’abitazione dell’anziana, un 35enne napoletano il quale, poco prima, si era presentato presso l’abitazione della donna per ritirare i 1500 euro richiestile dal sedicente interlocutore.