Trump: “Aborto dopo nascita e immigrati mangiano i cani”. E scatta il fact checking

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(Adnkronos) – "I moderatori sono stati scorretti. Ma non è una sorpresa". Donald Trump non ha gradito, per usare un eufemismo, il comportamento dei giornalisti Linsey Davis e David Muir che hanno moderato il dibattito televisivo con Kamala Harris. L'ex presidente ha dovuto fare i conti ripetutamente con il fact checking dei due giornalisti di Abc News, che sono intervenuti per correggere alcune affermazioni del candidato repubblicano. Una novità rispetto al dibattito di giugno, in cui Trump si confrontò con Joe Biden senza gli interventi dei moderatori della Cnn.  
Il primo rilevante intervento dei moderatori avviene mentre Trump parla di aborto e accusa i democratici per le "posizioni radicali" affermando che per i rivali "l'aborto nel nono mese va bene. Per me assolutamente no". L'ex presidente attribuisce posizioni estreme a Tim Walz, il candidato alla vicepresidenza scelto da Harris: "Una pessima scelta. Lui parla di aborto nel nono mese e dice anche che 'esecuzione dopo la nascita è ok': non è aborto dopo la nascita, è esecuzione", dice Trump. "Non c'è nessuno stato in questo paese in cui sia legale uccidere un bambino dopo la nascita", puntualizza Linsey Davis. "Sentirete un sacco di bugie e non è una sorpresa", chiosa Harris.  
Secondo round mentre si parla di immigrazione. "A Springfield in Ohio la gente che è arrivata mangia i cani e gli animali domestici delle persone che vivono lì", dice Trump, mentre Harris ride e scuote la testa. Intervento del moderatore David Muir: "Le autorità di Springfield dicono che non ci report credibili relativi al fatto che membri della comunità degli immigrati avrebbe mangiato o usato violenza nei confronti degli animali domestici". Si va avanti e Trump parla di un aumento di reati durante l'amministrazione Biden. "Presidente Trump, come sa, l'Fbi dice che i reati stanno calando nel paese", interviene Muir. Nel finale del dibattito, Trump smentisce alcune sue recenti dichiarazioni in cui sembrava aver accettato la sconfitta alle elezioni del 2020, sostenendo di averle "perse per un soffio". Alla domanda di Muir se stia riconoscendo di aver perso nel 2020, il candidato repubblicano risponde: "Non lo riconosco affatto, è stato detto in modo sarcastico". "Non sembrava", chiosa il giornalista.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)