
La polemica sulla battuta di caccia di Donald Trump Jr in Veneto si arricchisce di nuovi elementi. Il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni, insieme al collega Renzo Masolo, ha sollevato ulteriori interrogativi sulla regolarità del tesserino venatorio rilasciato al figlio dell’ex presidente degli Stati Uniti.
Secondo quanto dichiarato da Zanoni, la risposta fornita dalla Giunta regionale alla sua interrogazione non ha chiarito il mistero, ma anzi ha alimentato i dubbi.
Le accuse di Zanoni e Masolo
Nella sua interrogazione alla Giunta, Zanoni ha chiesto quali norme abbiano consentito a Trump Jr di cacciare in Veneto, nonostante i divieti in vigore. La risposta dell’assessore regionale alla caccia, Cristiano Corazzari, secondo Europa Verde, sarebbe stata contraddittoria, citando leggi che in realtà impedirebbero il rilascio del tesserino. “A distanza di settimane ancora non sappiamo chi abbia fornito il tesserino venatorio”, ha dichiarato Zanoni, sottolineando che in Italia tale documento viene rilasciato dalla regione di residenza del cacciatore.
Dubbi sulle competenze venatorie di Trump Jr
Oltre alla questione burocratica, Zanoni e Masolo sollevano dubbi sulle conoscenze di Trump Jr in materia venatoria. “Cacciare in Italia richiede la capacità di riconoscere le specie presenti nel territorio”, ha aggiunto Zanoni, evidenziando che la fauna americana è molto diversa da quella europea. Il video diffuso online, che mostra il corpo senza vita di un animale protetto a livello europeo, ha ulteriormente acceso le polemiche, facendo ipotizzare che il cacciatore statunitense non avesse le competenze necessarie per distinguere le specie cacciabili.
Un caso destinato a proseguire
Zanoni ha già presentato un esposto in procura per far luce sulla vicenda e ha definito la risposta della Giunta “controproducente per la Regione”, poiché confermerebbe l’irregolarità del tesserino venatorio di Trump Jr. Il caso, che ha avuto eco internazionale, continua ad alimentare discussioni sia in ambito politico che mediatico, con richieste di chiarimenti che non trovano ancora risposte definitive.