(Adnkronos) – “Il nostro studio Amplify sulla leucemia linfatica cronica (Llc) è stato individuato come uno dei migliori presentati quest'anno e questo ci dà davvero molta soddisfazione. Nello studio abbiamo portato una terapia fissa orale con due meccanismi d'azione che ha dato risultati importanti e anche una buona tollerabilità. L’intento è rendere possibile a tutti i pazienti di portare avanti questo trattamento e di avere questi successi terapeutici”. Sono le parole di Paola Morosini, Medical Head Oncology di AstraZeneca, in un incontro con la stampa promosso dalla farmaceutica, oggi a Milano e dedicato al Congresso americano Ash che si è svolto recentemente a a San Diego. “Non ci fermiamo qua – aggiunge Morosini- abbiamo avuto i dati anche nel linfoma mantellare, una malattia rara, aggressiva, per la quale, per i pazienti con più di 65 anni non ci sono state innovazioni negli ultimi anni. Ora disponiamo della nostra molecola, acalabrutinib e ne siamo molto contenti. Tuttavia, questo non è abbastanza. Siamo entrati in quest'area specialistica molto complessa in cui vogliamo continuare a portare innovazione e ricerca. Lo stiamo facendo con più di 100 studi in oncologia in Italia- quasi il 10% sono in ematologia – e, soprattutto, continuano a crescere negli anni. Non ci fermiamo qua. Abbiamo nuove molecole e, soprattutto, vogliamo andare in nuove patologie dove vogliamo portare il nostro contributo per fare dei passi avanti. Speriamo – conclude – di avere anche altri successi proprio in questo campo”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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