Oltre ai sanitari tra qualche giorno altre centinaia di migliaia di lavoratori pubblici saranno sospesi senza stipendio perchè non si piegano al ricatto, perchè hanno capito che dopo la “terza dose di vaccino il Green Pass” seguiranno altri obblighi non contrattualmente previsti, pena la perdita del salario. Questo Governo non piace a i lavoratori ma solo ai poteri forti. Il Governo Draghi e la maggioranza che lo sostiene andranno presto a casa e il merito sarà solo di chi in questi mesi ha resistito e lottato nelle piazze e nei posti di lavoro.
Abbraccio mortale tra forze politiche contrapposte e premier non eletto dai cittadini, Turetta (CUB PI): covid e pericolo per la nostra democrazia
Pubblichiamo di seguito una dichiarazione di Maria Teresa Turetta, coordinatrice nazionale vicentina del sindacato CUB Pubblico Impiego (qui altri suoi interventi su ViPiu.it, ndr)
Non si è mai visto un attacco così feroce ai diritti della classe lavoratrice da parte di un governo monocolore che in Parlamento non ha una minoranza credibile. I finti rappresentanti della sinistra abbracciano le politiche di un improponibile come Renato Brunetta che nel passato e nel presente ha prodotto disastri, appaltando i servizi pubblici ai privati, svendendo esperienze e patrimoni di professionalità, umiliando i dipendenti pubblici che sono costretti a reggere il peso di tagli agli organici oramai giunti ad un punto di non ritorno.
La destra e la finta sinistra, unitamente ai falliti del Movimento 5 Stelle stanno gestendo la pandemia come degli apprendisti stregoni, addossando la colpa dei loro fallimenti ai “No Vax” e, più recentemente, ai bambini “colpevoli di veicolare il contagio”: stanno ricattando milioni di lavoratori pubblici -sanitari, insegnanti, forze di polizia, vigili del fuoco – ad adempiere all’obbligo vaccinale, ora arrivato alla terza dose, pena la perdita del salario per più di sei mesi. Hanno costretto milioni di lavoratori privati e pubblici ad acquistarsi il tampone per avere il Green Pass per andare al lavoro, introducendo il pericoloso precedente che debba essere il lavoratore a tutelare, a proprie spese, la salute nei posti di lavoro.
Ora però – continua Maria Teresa Turetta – “il re è nudo”: la campagna vaccinale, che doveva essere risolutiva, ci porta diritti alla vigilia di una nuova chiusura generalizzata, ai nostri anziani e malati lasciati soli negli ospedali, ai servizi sanitari tagliati e spogliati di migliaia di lavoratori sospesi.
Sarebbe utile ricordare a tutti che il virus sta facendo tanto male perché in anni e anni la sanità pubblica è stata depredata grazie a leggi liberticide che permettono l’affidamento a privati dei servizi sanitari che invece dovrebbero essere legati in modo sacrale e indissolubile alla sfera pubblica.
Siamo preoccupati per l’inerzia della Magistratura nel contrastare la violazione delle più elementari regole democratiche e del diritto al lavoro da parte di chi dice di agire in nome di una emergenza sanitaria che noi riteniamo fallimentare. Quello che ci rincuora come sindacato è che tanti lavoratori pubblici e privati stanno resistendo alle politiche di questo Governo con dignità, lottano e si fanno sospendere per denunciare la continua violazione di norme Costituzionali e dei principi fondanti lo Statuto dei Lavoratori.
Maria Teresa Turetta, coordinatrice nazionale CUB Pubblico Impiego