I dati sul turismo culturale a Vicenza mostrano segni negativi secondo alcune delle forze che sostengono la candidatura a sindaco di Giacomo Possamai. Ovvero Partito democratico, Civici con possamai e Per una Grande Vicenza. Lo sostengono in una nota congiunta i rappresentanti rispettivamente Federico Formisano, Sandro Pupillo e Cristiano Spiller.
Un andamento negativo che – a loro detta – sarebbe certificato dai numeri diffusi anche dall’attuale governo cittadino stesso, ampiamente ricandidato alle elezioni comunali di maggio prossimo, partendo proprio dal sindaco Rucco spinto dai partiti di centrodestra e da liste civiche.
Nell’analisi critica resa viene analizzato il turismo culturale a Vicenza così come prodotto di manifestazioni culturali di interesse, musei e mostre, con queste ultime presso le quali i visitatori sarebbero diminuiti di un sesto rispetto ai 5 anni precedenti la gestione attuale.
“Ma non sono solo le mostre – dicono Formisano, Pupillo e Spiller -. Sono crollati arrivi e pernottamenti turistici. E così gli incassi dei musei civici. Attenzione: questo è vero a prescindere dal Covid. Cioè già nel 2019, primo anno pieno di amministrazione Rucco, avevamo registrato un calo molto forte dei visitatori, dei pernottamenti e degli incassi dei musei, crollati di un quarto rispetto all’anno prima.
Non solo – proseguono -: mentre il resto del Veneto ha ormai quasi del tutto recuperato, tornando ai livelli pre-pandemia, Vicenza è rimasta indietro. Manca ancora quasi un terzo degli arrivi e un quarto dei pernottamenti rispetto al 2019.
Rispetto al 2019, il dato medio in Veneto (lo attestano i dati diffusi a marzo 2023 dalla Regione) è stato nel 2022 di -10% sugli arrivi e -7,5% sui pernottamenti. Cioè, si è quasi tornati ai livelli pre-Covid. Rispetto allo stesso periodo, Vicenza fa molto peggio: -29% negli arrivi (198 mila del 2022 contro 280 mila del 2019), -24% sui pernottamenti (490 mila nel 2022 contro 642 mila nel 2019).
Il dato territoriale conferma: rispetto a un 2021 universalmente negativo, Vicenza recupera con +40%. Ma sempre sullo stesso periodo, Venezia cresce del 60%, Treviso del 54,5%, Verona del 50,6% e Padova del 47%.
Rucco e Siotto definiscono straordinario il dato vicentino – proseguono Pupillo, Spiller e Formisano -, ma di straordinario c’è solo quanto Vicenza è rimasta indietro. Fin dal 2019, il primo anno pieno dell’amministrazione Rucco, prima della pandemia, che ha visto gli incassi dei musei civici crollare di un quarto rispetto all’anno precedente (-400 mila euro)”.
Qui tutta o quasi la storia in divenire delle elezioni amministrative Vicenza 2023