Premio “Adriano Olivetti per l’eccellenza nella formazione”: quattro riconoscimenti al settore Musei, cultura e promozione della crescita
Vicenza si conferma sempre più città turistica come dimostrato dagli incassi derivati dall’imposta di soggiorno che risultano in aumento anno dopo anno fino a raggiungere i 648.325 euro nel 2017, con un incremento del 49,36% dal 2014. E’ questa la somma dichiarata sulla base delle presenze turistiche nelle strutture ricettive. Parallelamente sono in aumento gli arrivi che dal 2014 al 2016 hanno registrato l’incremento del 12,58%, mentre le presenze si sono innalzate del 26,33%.
Le iniziative culturali per rendere sempre più attrattiva la città – gioiello rinascimentale ricco di monumenti apprezzati dagli appassionati di storia e architettura – rese possibili grazie agli sforzi profusi in questi anni dall’amministrazione comunale insieme ai tanti soggetti privati, hanno portato frutto.
“I risultati che abbiamo raggiunto in questi anni sono veramente straordinari e riflettono il grande lavoro fatto dal nostro settore – ha spiegato oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci nella splendido scenario della sala dedicata alla chiesa di San Bartolomeo a Palazzo Chiericati -. I proventi dell’imposta di soggiorno nel 2017, infatti, sono aumentati del 13% rispetto al 2016, e circa del 50% dal 2014, primo anno di applicazione dopo che la giunta ha modificato la misura dell’imposta. Riflettendo così la grande, costante crescita delle presenze alberghiere, che anno per anno fanno segnare un aumento a doppia cifra: già a settembre, prima che scattasse “l’effetto grande mostra”, i parziali del 2017 superavano abbondantemente i totali del 2014. E ci aspettiamo che i dati definitivi mostrino le presenze alberghiere superare decisamente le 600 mila: nel 2014 erano state meno di 450 mila. I numeri in costante crescita degli ingressi nei musei comunali, presentati poche settimane fa, che hanno visto il raddoppio degli incassi tra il 2014 e il 2017, trovano quindi ovvio riscontro negli aumenti delle presenze turistiche e nel gettito della imposta di soggiorno a beneficio del Comune. Un risultato che premia il mix di investimento sui luoghi stabili della bellezza vicentina, come i musei e i monumenti, sugli eventi culturali a vocazione nazionale e internazionale, e anche sulle grandi mostre in Basilica, che hanno contribuito in modo decisivo tanto alla promozione del territorio quanto alla crescita dei suoi visitatori. E che non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro di riorganizzazione ed efficientamento realizzato con molta determinazione dai collaboratori del mio settore, che ringrazio tutti attraverso la direttrice Loretta Simoni: un grande lavoro che trova un bellissimo riconoscimento nei 4 premi Olivetti appena conquistati per l’innovazione in campo culturale”.
L’imposta di soggiorno è in vigore dal primo maggio 2012 e nel 2014 la giunta l’ha modificata. Viene richiesta ai visitatori, non residenti a Vicenza, che pernottano in strutture ricettive ubicate nel territorio comunale. E’ determinata per persona e per pernottamento e commisurata alle caratteristiche e ai servizi offerti dalle strutture ricettive e al valore del soggiorno.
Per esempio in campeggio, ostello o convitto religiosi l’imposta è di 0,50 euro a persona a notte, invece in affittacamere, appartamenti, bed & breakfast è di 2 euro. Nel caso delle strutture alberghiere l’imposta varia da 1 euro a 3 euro, a seconda della tariffa del pernottamento. Serve a finanziare interventi turistici, anche a sostegno delle strutture ricettive o per la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambienti locali, nonché per i servizi pubblici locali. (Informazioni Imposta di soggiorno http://www.comune.vicenza.it/cittadino/scheda.php/42724,71396)
Nel 2014 l’incasso (stimato) derivante dall’imposta di soggiorno è stato di 434.082 euro, nel 2015 di 541,021, nel 2016 573.518, nel 2017 648.325 euro: è evidente il costante aumento dell’imposta che corrisponde ad una crescita dei pernottamenti in città. Infatti dal 2014 al 2017 l’incremento è stato del 49,36% e dal 2016 al 2017 del 13,04%.
Come si evince dai dati turistici, elaborati dal Consorzio Vicenza è si dati dell’ufficio statistica della Regione Veneto attraverso dati Istat, se nel 2014 le presenze (corrispondenti al numero di notti trascorse in città) erano pari a 446.816, nel 2015 si è arrivati a 500.734 e nel 2016 a 564.456.
Se si osservano gli arrivi (corrispondenti alla registrazione del turista nella struttura di riferimento) nel 2014 sono stati 194.549, nel 2015 213.297 e nel 2016 219.023.
Dal 2014 al 2016 si riscontra, pertanto, un aumento negli arrivi dell’12,58%, delle presenze del 26,33%.
Per il 2017 sono a disposizione i dati da gennaio a settembre, pari a 461.746 presenze e 197.247 arrivi.
Se si confrontano i dati delle presenze e degli arrivi del 2017 e del 2016, entrambi calcolati fino a settembre, è evidente l’aumento degli arrivi nel 2017 (+17,30%) e delle presenze (+7,32%). Nell’ultima parte del 2017 si ipotizza un ulteriore incremento tenendo contro che la mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” si è aperta il 7 ottobre 2017 e si concluderà l’8 aprile 2018.
Da un confrontano dei dati delle presenze del 2014 e del 2017, si vede come fino a settembre 2017 le presenze (461.764) superano il totale del 2014 (446.816), seppur di poco.
Gli stranieri superano gli italiani: nel 2014 i primi hanno trascorso 242.305 notti in città mentre i secondi 204.511; nel 2015 sono 279.122 le notti trascorse dagli stranieri contro 221.612 dagli italiani; nel 2016 gli stranieri fanno registrare 318.984 notti e gli italiani 245.472.
Premio “Adriano Olivetti per l’eccellenza nella formazione”
“La conferma del raggiungimento degli eccezionali risultati del settore Musei, cultura e promozione della crescita è il conseguimento, al premio Olivetti, del maggior numero di riconoscimenti rispetto agli altri partecipanti dopo il brillante successo ottenuto nella precedente edizione – ha annunciato il vicesindaco prima di dare la parola al direttore del settore Musei, cultura e promozione della crescita Loretta Simoni.
“Gli importanti riconoscimenti ricevuti suggellano un percorso di innovazione e cambiamento organizzativo che in questi ultimi cinque anni ha connotato il settore musei cultura e promozione della crescita – ha spiegato il direttore del settore Musei, cultura e promozione della crescita Loretta Simoni -. Un percorso che ha prodotto risultati tangibili, come il raddoppiamento degli incassi da biglietti del circuito museale o le economie di scala derivanti dalla gestione unificata dei servizi di accoglienza turistica e biglietteria, ma anche risultati intangibili e non per questo meno importanti. La messa in discussione delle soluzioni già sperimentate in passato, lo sviluppo di una visione che riesca a guardare oltre i limiti delle ingessature legislative e procedimentali, sono elementi fondamentali per attuare un vero cambiamento organizzativo. I risultati ottenuti dal nostro settore sono la testimonianza che nella pubblica amministrazione cambiare si deve, ma soprattutto si può.
“Innovare per cambiare” è il titolo del progetto grazie al quale il settore Musei, cultura e promozione della crescita del Comune di Vicenza si è aggiudicato ben quattro riconoscimenti alla terza edizione del Premio “Adriano Olivetti per l’eccellenza nella formazione”, promosso dall’Associazione italiana formatori. Si tratta del primo premio per l’area “Arte, cultura e turismo”, della menzione di valutazione tecnica per il cambiamento e di altri due primi premi rispettivamente nella sezione metodologica “Formazione blended” e nella categoria “Enti locali e pubblica amministrazione”. La cerimonia di consegna – alla quale hanno partecipato Loretta Simoni, direttore del settore, e Diego Sammarco, capo ufficio amministrativo, turismo e gemellaggi, nonché responsabile del progetto -, si è svolta lo scorso giovedì 22 marzo a Milano.
Il premio Olivetti, giunto alla terza edizione, ha lo scopo di diffondere buone pratiche riguardanti percorsi innovativi e di apprendimento e valorizzazione delle persone e di sviluppo delle organizzazioni di riferimento, individuando enti o aziende che si siano contraddistinte per i risultati ottenuti a livello individuale, di team e organizzativi.
Il progetto presentato dal Comune riguarda l’introduzione del software gestionale musei che dal 2016 consente un puntuale controllo dei dati finanziari, della tipologia di biglietti venduti, della profilazione del visitatore del circuito museale civico. L’adozione della piattaforma tecnologica, prodotta da Trient Consulting Group di Trento, ha consentito inoltre forti economie di scala e lo sviluppo di applicativi per una gestione più moderna e agile di alcune funzioni museali come le prenotazioni delle attività didattiche o la gestione delle collezioni. Il nuovo sistema e il mutamento delle modalità di gestione del servizio hanno creato le condizioni per attivare anche due nuovi infopoint turistici in centro storico, fornendo così un servizio ancor più capillare al turista e al visitatore.
Il coordinamento delle intense attività di formazione – che hanno coinvolto una cinquantina di persone tra amministrativi, personale di custodia, operatori dei servizi di biglietteria e call center (gestiti in convenzione dal Consorzio Vicenzaè) e referenti delle associazioni di didattica museale – è stato curato da Anna Maria Carta, dell’ufficio comunicazione e promozione.
“Innovare per cambiare” non è certo un concetto immediatamente associabile al settore pubblico, tuttora troppo ancorato a logiche di resistenza al cambiamento, con una scarsa propensione all’innovazione e alla modifica della stessa gestione organizzativa. Particolarmente significativo è stato quindi il risultato ottenuto dal settore Musei, cultura e promozione della crescita, in assoluto la realtà più premiata fra gli ottanta enti pubblici e privati partecipanti all’edizione 2018 della manifestazione.