Turismo Veneto, agosto segna un’accelerazione con qualche segnale positivo

179

Dal consueto monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale per il turismo (CST) sulla saturazione dell’offerta ricettiva, effettuato per Assoturismo Confesercenti, emergono segnali positivi sull’andamento turistico in Veneto nel mese di agosto.

Nel primo weekend del mese (sabato 3 e domenica 4) risulta un tasso di occupazione pari all’81%, con punte dell’89% nelle località balneari.

Dopo un avvio di stagione decisamente sottotono, in cui ha pesato in modo negativo la situazione meteo almeno fino a maggio, poi la situazione aveva ripreso in modo positivo nel mese di giugno per avere poi una flessione nel mese di luglio.

Ecco che c’era molta attesa per l’avvio del mese di agosto e le prime indicazioni segnano positivo.

Nelle località marine l’incremento rispetto all’inizio del mese di agosto 2018 è del +9%, nelle località montane del 2%. Mentre per quanto riguarda le città d’arte c’è una leggera flessione negativa, rispetto allo stesso periodo del 2018, con un meno 4%.

“Sicuramente agosto rappresenta un momento di forte accelerazione per il turismo Veneto, in particolare per le spiagge” è il commento di Maurizio Francescon coordinatore regionale di Assoturismo. “L’auspicio è che si riesca a recuperare quanto perduto in questo inizio d’anno anche a causa del maltempo”.

“Sono più d’uno i fattori che incidono sull’andamento altalenante di questi primi sette mesi del 2019: l’incertezza del meteo, la concorrenza estera, la debolezza della domanda interna. Ma è anche necessario che le destinazioni turistiche della nostra regione riescano ad organizzare la propria offerta turistica in modo da renderla più competitiva e d’appeal indipendentemente dagli altri fattori. Ad esempio legandosi dunque a proposte fortemente correlate con il proprio territorio, che in quanto unico ed irripetibile, renderà uniche le esperienze di visita.”

“Il Piano strategico Regionale, approvato ad inizio 2019, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il futuro turistico veneto.

Con il riconoscimento dell’Unesco per le terre del prosecco e soprattutto con i mondiali di sci a Cortina e con le Olimpiadi invernali, si apriranno per la nostra Regione eccezionali opportunità, continua Francescon. Ma occorre essere consapevoli che se da un lato è indispensabile realizzare le infrastrutture stradali e di viabilità, potenziare il collegamento con gli aeroporti e le stazioni ferroviarie, dall’altro occorre un sostanzioso intervento nel sistema di accoglienza e di promozione turistica del territorio anche prevedendo anche a partire dal bilancio 2020 maggiori risorse per il settore”.