Turismo Veneto, Caner: “Essere una destinazione sostenibile richiede un cambio di prospettiva”

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Dopo Zaia (leggi qui), anche l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, è intervenuto a margine Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e sui Siti Patrimonio dell’umanità, a CastelBrando, a Cison di Valmarino.

L’evento è il primo appuntamento nazionale per l’elaborazione di riflessioni e proposte d’azione per valorizzare il turismo sostenibile e i Patrimonio dell’Umanità, realizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti, promosso da Regione del Veneto e dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

“Nella terra riconosciuta Patrimonio dell’Umanità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – ha detto Caner – abbiamo ospitato il primo Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e sui Siti Patrimonio dell’Umanità, per ricordare che il Veneto è la somma di tante destinazioni, di innumerevoli luoghi, con una ricchezza di prodotti tipici di qualità e di materie prime lavorate con attenzione anche dal punto di vista del processo.

Tutti aspetti tangibili che vengono valorizzati da un sistema integrato dell’accoglienza, capace di adattarsi all’evoluzione dei tempi e dei bisogni. Penso ai temi della sostenibilità, dell’accessibilità, ma anche della sicurezza.

Per essere una destinazione sostenibile bisogna però cambiare prospettiva – ha aggiunto l’assessore al Turismo del Veneto – e pensare di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale. Ecco che tutti gli investimenti realizzati in questi anni guardano a una destinazione capace di anticipare i bisogni.

Oggi, ad esempio – ha proseguito Caner -, siamo la spiaggia più lunga e inclusiva d’Italia, con strutture sanitarie fronte mare capaci di garantire una serie di servizi a chi ha delle disabilità o necessita di bisogni particolari. Questo modello, nato nella Costa veneta, vorremmo esportalo in montagna per dimostrare di essere una regione attenta alle diversità e che sa guardare al futuro.

Oltre a questo target, continuiamo a investire sugli aspetti naturalistici, culturali ed enogastronomici, che sappiano riflettere una mentalità attenta all’ambiente, capace di valorizzare l’arte, il paesaggio e le tradizioni. Elementi distintivi di un Veneto che oggi si conferma nuovamente come la regione più turistica d’Italia”, ha concluso Federico Caner.