Turno notturno prolungato polizia locale di Vicenza, Turetta (CUB): “Noi contrari”

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Maria Teresa Turetta manifesta davanti al Comune di Vicenza turno notturno
Maria Teresa Turetta manifesta

“Il prolungamento del turno notturno fino alle tre di notte nei giorni di venerdì e sabato, voluto dall’amministrazione comunale di Vicenza (ne avevamo dato notizia qui), è stato un cotillon elettorale nel tentativo di dare lustro alla campagna di Silvio Giovine”.

Lo sostiene in una nota Maria Teresa Turetta del CUB Vicenza su una istanza sulla quale la sindacalista aveva avuto modo di esprimersi in maniera critica già prima delle elezioni politiche del 25 settembre, come riportato in un altro articolo.

“Il tutto – prosegue la Turetta – avviene chiaramente sulla pelle degli agenti rispetto ad un provvedimento che ha una utilità pari allo zero: come voler intervenire con un Tampax su una emorragia cerebrale. È un pasticcio organizzativo che toglie agenti dalle strade di giorno per aumentarli di notte, quando la stragrande parte dei cittadini dorme”.

Poi l’analisi della sindacalista sull’aumento del turno notturno per la polizia locale di Vicenza viene messo in relazione ai principali fenomeni di illegalità: ” Lo spaccio – argomenta – esiste e si sposta in continuazione, il degrado c’è perché la politica non si occupa di educazione sociale e spesso non dà alcun esempio.

In passato sono stati beccati in flagrante sindaci, assessori e onoveroli di ogni colore politico per uso di droghe. La droga gira alla grande soprattutto dove c’è ricchezza. La politica dovrebbe cambiare strategia legiferando diversamente da come è stato fatto fino ad oggi.

Sarebbe più credibile se il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, facesse un bilancio di quello
che è stato risolto dal suo insediamento in termini di lotta al degrado urbano: non si può non notare che i vagabondi che dormono sotto i portici di Monte Berico sono decuplicati, che i locali del centro fanno girare tanto alcool tra i giovani con i disagi conseguenti.

Non serve a nulla il contrasto della Polizia Locale in particolare se oggetto della sua attività è sanzionare chi non ha nulla da perdere e che le sanzioni non le pagherà mai. È il solito cane che si morde la coda”.

Queste le proposte: “I fenomeni sociali vecchi e nuovi – afferma Maria Teresa Turetta – si affrontano con intelligenza e lungimiranza politica attraverso iniziative che tendano a risolverli e a sradicarli alla base.

La nostra contrarietà al prolungamento di orario che toglie i vigili dalle attività diurne, quelle di prossimità al cittadino, quelle di quartiere e di vigilanza stradale è netta: chiediamo che il turno della Polizia Locale si fermi alle ore 24 perché non c’è personale sufficiente e l’età di tanti agenti supera i 55 anni.

La sicurezza percepita dai cittadini è il solito disco rotto che da troppi anni ci viene propinato dalla politica, mentre il disagio sociale è in forte espansione”.