Tutti i Vip colpiti dal tumore al pancreas: da Vialli a Jobs, da Eriksson alla Giorgi

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(Adnkronos) – Il cancro al pancreas sembra non lasciare scampo. Anche se la ricerca sta esplorando nuove possibilità di trattamento, è un tumore ancora 'big killer' che ciclicamente finisce sotto i riflettori per pazienti famosi che non ce l'hanno fatta. L'ultima è stata Eleonora Giorgia, l'attrice di 'Borotalco' che si è spenta lunedì a Roma a 71 anni per un tumore scoperto nel 2023. Poco prima di lei Giovanni Scambia, pioniere della ginecologia oncologica. Ma tra le vittime di questo cancro ancora molto aggressivo e difficile da diagnosticare, i sintomi infatti sono molto vaghi e aspecifici, ci sono stati Anna Magnani, Dino Buzzati, Mariangela Melato, David Bowie, Luciano Pavarotti, Steve Jobs e più recentemente Gianluca Vialli e l'allenatore svedese Sven Goran Eriksson. Ogni anno in Italia si contano 14mila casi di tumore del pancreas.  'Il Duca bianco' e il creatore di Apple si sono dovuti arrendere alla malattia, il primo dopo 18 mesi e il secondo dopo ben 8 anni di cure. Buzzati, giornalista e scrittore – il suo libro più amato e conosciuto 'Il deserto dei Tartari' – da adolescente perse il padre per questa stessa malattia. Nel 2007 se ne andava il tenore italiano più famoso al mondo, Pavarotti. Di tumore del pancreas sono morte anche la prima astronauta americana, Sally Ride, e le stelle del cinema tricolore Magnani e Melato.  Il mondo del calcio ha pianto tanti protagonisti: Giacinto Facchetti (storico numero 3 dell'Inter), Giuseppe Meazza e Omar Sivori. E poi Eriksson: il mister che ha fatto vincere alla Lazio 7 trofei, tra cui lo scudetto del 2000, se ne è andato il 26 agosto 2024 dopo aver salutato tutti i suoi tifosi in un tour negli stadi dove ha allenato. Prima di lui era toccato a Vialli, morto a 58 anni dopo 5 anni dalla diagnosi arrivata nel 2017. Da allora il campione aveva più volte parlato del male che lo affliggeva, non nascondendo fragilità e paure, e lavorando fino a quel 14 dicembre 2022 quando, con una nota della Federazione italiana gioco calcio, il capo delegazione della Nazionale italiana annunciava di dover sospendere la sua attività professionale per curarsi al meglio. Due settimane dopo, il 5 gennaio 2023, morì. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)