(Adnkronos) – "La guerra può arrivare da voi perché abbiamo a che fare con Putin. E quando arriverà nessuno sarà pronto, gli eserciti europei non sono pronti, sarà uno choc, dov'è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? chi ne parla? nessuno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'intervista esclusiva al direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, rispondendo alla domanda su cosa si sente di dire a chi, in Italia e in altri Paesi europei, dice di essere stanco di mandare armi all'Ucraina. La guerra con la Russia è in corso da 2 anni. "L'Ucraina di oggi è diversa, più vicina all'Europa. Oggi l'Ucraina ha un esercito più forte, è dotata di mezzi occidentali, siamo più esperti – aggiunge il presidente ucraino -. A volte siamo un po' stanchi, a volte forse arroganti, ma non possiamo concedere alla Russia la possibilità di prevalere grazie ai suoi strumenti". Zelensky, interpellato sui rapporto con l'Italia, evidenzia di avere un atteggiamento "molto positivo" di fronte all'ex premier Mario Draghi e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Mario ci ha aiutato molto per la candidatura all'Ue", "Meloni è una persona molto seria e molto forte", ha "influenzato la decisione di aprire i negoziati di adesione all'Ue. L'Italia è dalla nostra parte". I 50 miliardi di euro stanziati dall'Ue per l'Ucraina sono stati "un aiuto molto importante, vorrei ringraziare tutti". "Senza questo la difesa risulta impossibile, senza questi soldi possiamo perdere ciò che abbiamo. La Russia non si fermerà dobbiamo renderci conto di tutto questo" ribadisce. Hai mai pensato di mollare? "No, amo e difendo l'Ucraina. Sono ucraino. Questo è il mio dovere, lo devo fare. Altrimentii non riusciremo a resistere. Non ho mai pensato di mollare non si può credere alla vittoria del male, noi vinceremo". "Grazie" per questa intervista, " così la gente non si dimentica dell'Ucraina, non dimentica che noi combattiamo per i valori che condividiamo, per la pace in Europa", ha affermato Zelensky a quasi due anni dall'inizio dell'invasione russa, sottolineando che, anche se il 26% del territorio ucraino è ancora occupato "l'esercito russo non riesce ad avanzare in maniera significativa". "Non direi che la controffensiva non ha funzionato. La Russia ha perso molte navi, e ancora più importante ha perso la prevalenza nel mar Nero. Siamo riusciti a costruire un corridoio per i cereali…ma per quanto riguarda la guerra sul terreno, lì c'è uno stallo. E' un dato di fatto, perché è mancato qualcosa, gli equipaggiamenti e i ritardi significano errori. Noi combattiamo contro dei terroristi che hanno uno dei più grandi eserciti del mondo". "La Russia non vuole la pace, per loro la pace significa sconfitta, hanno cominciato a dire pubblicamente che non intendono fermarsi, che non hanno ancora concluso il loro compito". "L'obiettivo principale di Putin è privarci dell'indipendenza, che l'Ucraina sia parte del suo impero". Il mio futuro? "Non riesco neanche a immaginarlo. Oggi è il mio futuro, domani è il mio futuro e ogni giorno che vediamo". "Io credo che vinceremo e poi avrò tempo per la mia famiglia. Vorrei andare con loro al mare, un po' di sole, un po' di felicità". Quanto ai suoi figli e ai giovani ucraini, Zelensky vede un futuro nell'Ue: "Saranno non solo ucraini, ma europei. Gente libera. Non parte dell'impero russo". "Voglio credere e sperare che se ci saranno cambiamenti negli Stati Uniti, la linea rimarrà la stessa" dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rispondendo a una domanda sulla possibilità che Donald Trump venga eletto presidente degli Stati Uniti. "Nel partito repubblicano ci sono voci radicali, ma anche tante persone che supportano l'Ucraina. E' il popolo degli Stati Uniti che decide, ma se intendono diminuire l'assistenza all'Ucraina allora ci sarà un nuovo assetto geopolitico. Putin sfonderà la nostra difesa, andrà avanti e non si fermerà così facilmente", avverte Zelensky. "E' una questione che riguarda le persone che devono guidare l'Ucraina. sicuramente un reset, un nuovo inizio è necessario", "ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del Paese" ha detto Zelensky in merito a una domanda sulle notizie sui media di una possibile destituzione del comandante delle forze armate ucraine, generale Valery Zaluzhny. "Quando parliamo di questo, intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello stato, non solo in un singolo settore come quello militare. Sto riflettendo su questo ricambio, ma non si può dire ecco abbiamo sostituito una singola persona", ha detto Zelensky. "Se vogliamo vincere dobbiamo spingere tutti nella stessa direzione, convinti della vittoria, non possiamo essere scoraggiati, farci cadere le braccia, dobbiamo avere le energie giuste positive… per questo parlo di ripartenza, di ricambio, ho in mente qualcosa di serio, che non riguarda una singola persona ma la direzione della leadership del Paese", ha spiegato. "Papa Francesco ha ragione, sta già accadendo. La gente si abitua alla guerra, ci si abitua anche al fatto che migliaia di bambini ucraini siano stati deportati. Ma quando la guerra arriva a casa tua è impossibile abituarsi ed è anche inammissibile, altrimenti hai perso la guerra, hai perso te stesso". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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